Vini del Collio: quantità stabile, qualità ottima

Le stime del Consorzio di tutela parlano di 75.000-80.000 quintali di uva, 50.000 ettolitri e 6,5 milioni di bottiglie

TRIESTE - Nessun calo di produzione, in linea con quella degli ultimi due anni, e qualità ottima, sui livelli delle annate «storiche» del 2009 e del 2011: é la vendemmia appena cominciata nelle vigne del Collio, una delle zone vitivinicole più pregiate d'Italia con una produzione che, per il terzo anno consecutivo, dovrebbe attestarsi intorno ai 75.000-80.000 quintali di uva, 50.000 ettolitri e 6,5 milioni di bottiglie.

Per i 1.400 ettari di vigneti che disegnano le colline goriziane a ridosso del confine con la Slovenia, fra i fiumi Isonzo e Judrio, la stagione è andata «molto bene», spiega Robert Princic, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini del Collio.

A caratterizzarla, diversamente da quanto accaduto in altre zone d'Italia, è stata «una bella regolarità», sia per il caldo, sia per le piogge. Il clima secco e ventilato, poi, ha consentito alle viti di arrivare alla vendemmia in uno stato sanitario «molto buono».

E alla fine, le escursioni termiche fra la notte e il giorno delle ultimissime settimane ha dato una grande mano alla valorizzazione degli aromi.

Solo nelle vigne più basse le brinate hanno creato qualche problema, ma assolutamente marginale e completamente irrilevante.

Quelli che si prevedono nelle bottiglie del Collio targate 2017 saranno grandi vini, con buona persistenza e buona ricchezza aromatica, che faranno apprezzare ancora di più i bianchi, sia gli autoctoni (come Ribolla gialla, Friulano e Malvasia; intorno al 30% della produzione dell'area), sia gli «internazionali» (come Sauvignon, Pinot Grigio e Chardonnay), che costituiscono un altro 50-55% della produzione delle circa 300 aziende della zona.

I mercati sono, in primo luogo, quelli italiano, americano, tedesco, austriaco, svizzero e giapponese, e «l'obiettivo - sottolinea Princic - è sempre quello della qualità. Lavoriamo per migliorarla, sempre, per rendere unici e immediatamente riconoscibili nel mondo i nostri vini e il nostro territorio. Per questo ora, come Consorzio, lavoriamo con grande impegno anche sulla sostenibilità ambientale: vogliamo tutelare i nostri grandi vini, ma anche l'ambiente delle colline del Collio, perché é unico, straordinario, veramente incontaminato, con i suoi paesaggi, la sua storia e le sue vigne, ed é la vera grande ricchezza di questo territorio e del suo futuro».

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