Vinitaly 2018: le cantine cooperative lanciano la Doc Friuli
UDINE - Tra i protagonisti del prossimo Vinitaly (la più importante fiera enologica italiana, in programma a Verona dal 15 al 18 aprile) ci saranno sicuramente anche le cantine cooperative regionali che, da sole, valgono oltre il 40 per cento del vino prodotto in Friuli VG.
Quasi tutte presenti le imprese di Confcooperative Fvg, con la Viticoltori Friulani La Delizia, Cantina Rauscedo, Cantina di Cormòns e Vivai Cooperativi di Rauscedo
«La viticoltura regionale si sta rapidamente adattando alla sfida della sostenibilità ambientale attraverso ricerca e innovazione. Qualità e ricerca possono quindi andare a braccetto e permetteranno alla nostra viticoltura di adattarsi anche alle sfide del cambiamento climatico sottolinea Giorgio Giacomello, presidente di Fedagri Fvg -. I Vcr, tra l’altro, investono su novità importanti e la cooperazione vitivinicola sta dimostrando di essere capace di fare innovazione, anche spinta. Ne sono esempio l’immissione sul mercato delle barbatelle resistenti alle principali malattie della vite che consentono un significativo risparmio economico e, al contempo, un corretto rapporto con l’ambiente grazie alla ridotta necessità di trattamenti fitosanitari. Altra novità importante è quella della messa a punto dei portainnesti di tipo M, che consentiranno di ridurre il consumo d’acqua».
Ma, il 2018, sarà anche l’anno che segnerà il lancio in grande stile della Doc Friuli (rivendicata, complessivamente, per quasi 71mila ettolitri), tanto attesa e auspicata dalla cooperazione vitivinicola regionale.
«La nuova Doc sta avendo un’ottima risposta dal mercato, a testimonianza della bontà e correttezza del percorso seguito fino a oggi per rendere la viticoltura del Friuli VG più riconoscibile sui mercati; in particolare su quello degli Usa stiamo avendo buoni riscontri - dice Flavio Bellomo, presidente de La Delizia di Casarsa -. Quest’anno abbiamo confezionato 3,3 milioni di bottiglie a Doc Friuli, di cui 1,25 milioni a Pinot grigio. Anche grazie a questi numeri e a quelli del Prosecco Doc, la Cantina continua a crescere con un +7 per cento che porterà il fatturato aziendale prossimo ai 50 milioni di euro».
«La nostra produzione, prima denominata Friuli Grave – aggiunge Gianluca Trevisan, presidente della Cantina di Ramoscello, con una produzione orientata quasi esclusivamente verso i vini bianchi (Pinot grigio e Prosecco in primis) - è stata riconvertita a Friuli verso la quale riscontriamo un marcato interesse commerciale».
Avvio di commercializzazione della nuova Doc anche da parte della Cantina Produttori Cormòns, per circa 4.000 bottiglie di Pinot grigio, mentre la Cantina Rauscedo, per ora, è concentrata sulla commercializzazione del vino sfuso che copre il 95 per cento dell’intera produzione.
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