Vino, è veneto un terzo delle esportazioni nazionali. Regione sul podio con 2,5 miliardi
Nel 2021 vendite all’estero hanno registrato un +11,1 per cento. Bene il Trentino Alto Adige, che supera i 600 milioni; +21,5 per cento per il Friuli Venezia Giulia
PADOVA. Il 2021 è andato in archivio con una crescita record per il vino italiano che ha raggiunto i 7,11 miliardi di euro con un +12,4% rispetto al 2020 (anno in cui aveva chiuso in flessione a -2,2%).
E a fare da traino alla crescita è stato il Veneto che con i suoi 2,49 miliardi e +11,1%, rappresenta il 35,1% del totale esportazioni italiane di vino.
A mettere in fila i dati, e la classifica, è l’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat.
I risultati a livello territoriale mostrano una crescita dell’export vinicolo per 19 regioni su 20 nel 2021, con crescite a doppia cifra percentuale per 13 regioni italiane. Inoltre 16 regioni su 20 segnano risultati migliori del periodo pre-pandemia, con un valore delle esportazioni superiore a quello del 2019. Per 15 regioni italiane, il valore dell’export del 2021 rappresenta il più alto mai registrato per le esportazioni di settore.
Le prime tre regioni – che esprimono oltre i due terzi dell’export italiano in valore – vedono, come detto, il Veneto sul podio con i 2,5 miliardi di euro di valore, segue il Piemonte che supera 1,2 miliardi di euro (+12,2%) e la Toscana 1,1 miliardi di euro (+16,4%).
Ottima performance per il Trentino-Alto Adige con 614 milioni di euro, che supera per la prima volta la soglia dei seicento milioni di export vinicolo, e l’Emilia-Romagna, con 409 milioni di euro, con un +19,0% per la prima volta va oltre i quattrocento milioni.
Bene il Friuli Venezia Giulia che mette a segno un +21,5% a 142 milioni di euro e vale il 2% dell’export nazionale di settore.
E, ancora, la Lombardia (286 milioni, +11,8%), l’Abruzzo (204 milioni, +8,1%), la Puglia (179 milioni, +8,0%), la Sicilia (139 milioni, +16,8%).
Fra le altre regioni si evidenziano variazioni relative importanti per il Lazio (+20,4%), l’Umbria (+23,0%) che comunque ritorna sui livelli del 2019 dopo il forte calo del 2020, e la Liguria (+26,7%).
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