Visita di Mattarella a Belluno, Berton: "Parole di fiducia, ora si passi dalle parole ai fatti"
BELLUNO – «Mattarella ha dato un segnale di fiducia al nostro territorio: sta ai nostri rappresentanti politici e istituzionali, che hanno riempito a dismisura il teatro, tradurre queste importanti premesse e promesse in realtà. Come Confindustria, chiediamo fin da ora la massima operatività, quella stessa operatività che noi imprenditori garantiamo sempre e che abbiamo garantito anche nei giorni di Vaia. Dalle parole, dobbiamo passare ai fatti: noi faremo la nostra parte. Non c’è tempo da perdere, anche perché non ci sono più alibi».
A dirlo, all’indomani della visita del Capo dello Stato a Belluno, è il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton.
«Il richiamo al concetto di “Terre Alte” e alla necessità di un rilancio per le politiche della montagna da parte di Mattarella sono passaggi chiave che, come Confindustria, abbiamo evidenziato anche recentemente negli Stati Generali della Montagna.
Bene anche l’appello del Presidente a intervenire sul versante della sicurezza del territorio e del dissesto idrogeologico.
La sicurezza, infatti, è la base per la permanenza di persone, famiglie e imprese sulla nostra terra», afferma il Presidente di Confindustria.
«Dispiace che non ci sia stato un riferimento esplicito all’autonomia, ma posso comprendere la natura dei rapporti istituzionali e la cautela del Capo dello Stato. È la conferma, comunque, che non sarà un percorso facile e che saranno i nostri territori a doversela conquistare giorno dopo giorno lavorando tutti – politica, istituzioni, categorie, società civile – nella stessa direzione e senza dare nulla per scontato», rimarca Berton.
«Come imprenditori chiediamo misure concrete per operare e rimanere sul territorio: Vaia è stata una catastrofe per molte delle nostre aziende, ma abbiamo resistito a tanti disagi e garantito lavoro alle nostre comunità. La nostra parte l’abbiamo fatta e continueremo a farla, ma tutti devono fare la loro parte, politica in primis», conclude il presidente.
E sulla visita del Capo dello Stato a Belluno si esprime anche Alessio Cremonese, vicepresidente di Confindustria Belluno Dolomiti con delega allo sport, turismo e grandi eventi: «Bene il sostegno e l’appoggio del Capo dello Stato nei confronti di Cortina 2026. È tassello istituzionale fondamentale per una candidatura unitaria e compatta», afferma Cremonese. «Lo stesso Capo dello Stato ha capito che Cortina 2026 è un’occasione di rilancio unica per un territorio che ha bisogno di prospettive nel lungo periodo così da creare fiducia e quindi occasioni di crescita e lavoro per i suoi abitanti».
«Per sognare in grande, però, ci vogliono infrastrutture, sia fisiche che digitali e meno lacciuoli burocratici per chi lavora in montagna. Come Confindustria ci mettiamo a disposizione per dare concretezza alle parole di Mattarella e sollecitare le istituzioni locali e nazionali a tradurre le premesse in realtà», conclude Cremonese.
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