Wärtsilä per ora punta sul gas «Presto nuovi combustibili»

TRIESTE. L’obiettivo è arrivare nel medio termine al 100% di produzione energetica da fonti rinnovabili. Wärtsilä, multinazionale finlandese specializzata nella fornitura di tecnologie intelligenti per l’industria, che in Italia ha il suo centro di produzione a Trieste, con circa 1.100 dipendenti.
«Si tratta di un obiettivo che richiede il ricorso a tutte le risorse disponibili per completare la transizione, accompagnando la trasformazione degli attuali sistemi energetici verso sistemi energetici più sostenibili e allineati alle direttive europee in tema di emissioni», racconta il presidente della filiale italiana Andrea Bochicchio. Una posizione “laica”, dunque, in merito alle diverse opzioni a disposizione del mercato, ma anche la consapevolezza che il passaggio a un nuovo modello economico non è dietro l’angolo. «La transizione non è realizzabile in pochi anni», riconosce.
Nelle scorse settimane l’azienda ha raggiunto un accordo con Metaenergia per realizzare sei centrali a gas naturale ubicate in diverse località italiane, tra cui a Gorizia. Gli impianti avranno una potenza totale combinata di 380 MW e consentiranno di avere un’efficienza fino al 50% in ciclo semplice.
I nuovi impianti ad avviamento rapido, ricordano dall’azienda, «sono necessari per fornire un sistema flessibile di bilanciamento poiché l'Italia, in linea con il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima 2030 e relativi obiettivi di decarbonizzazione, si impegna ad accrescere la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Le centrali saranno completate entro giugno del 2022 e quindi potranno contribuire al processo di transizione energetica in atto nel Paese. Perché se è vero che non siamo nel novero delle fonti rinnovabili, è pur vero che il passaggio non potrà che essere graduale, con le soluzioni meno inquinanti destinate a prendere via via sempre più piede.
«Quello che si può fare oggi è utilizzare il gas naturale per questa fase della transizione, ma abbiamo un piano per l’implementazione dei nuovi combustibili, quelli che possono avere un minore o nullo contenuto di carbonio», aggiunge Marco Golinelli, director energy solutions per l’Italia. Che aggiunge: «In primis vi è l’idrogeno, che è quello più popolare, ma stiamo ragionando anche su approcci diversi che puntano su ammoniache e metanolo».
Il Pnrr, che vede proprio nella transizione ambientale uno degli obiettivi principali, si annuncia come uno slancio fondamentale in questa direzione. Ma, ribadisce in chiusura Golinelli, è chiaro che il Pnrr è un mezzo e non certamente il fine per poter completare il passaggio verso il nuovo sistema economico-sociale. «Continueremo a investire in questa direzione di sostenibilità a prescindere dall’accesso o meno ai fondi del Pnrr». —
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