Zaia in pressing sul governo per le banche venete

Il governatore ha scritto al premier Renzi, al ministro Padoan, al presidente della Bce Draghi e a Visco chiedendo un intervento in favore "delle imprese e dei piccoli risparmiatori"

VENEZIA, 5 dicembre 2015 - "Occorre un intervento forte del governo a favore del risparmio e delle imprese" in relazione agli istituti di credito veneti Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

A chiederlo è il governatore del Veneto, Luca Zaia, in una lettera inviata al premier Matteo Renzi, al ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, al governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco e al presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi.

Nel dare la propria disponibilità "ad essere coinvolto" in prima persona, Zaia sottolinea che "un intervento in favore del risparmio e delle imprese è imprescindibile, dopo che si sono impegnate per le quattro banche regionali anche le risorse dei prossimi anni e con le regole europee sul 'bail in' ormai prossime a entrare in vigore".

Per il presidente del Veneto, "la distruzione purificatrice costerebbe molto, molto di più, sia allo Stato sia alla società veneta".

Zaia ricorda che "la situazione della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, banche popolari venete non quotate", sta suscitando in lui grande preoccupazione che condivide con "istituzioni, migliaia di risparmiatori e con tutto il mondo imprenditoriale veneto che, dopo la più grave crisi economica del dopoguerra, sta faticosamente ritrovando la via della ripresa e dello sviluppo".

Nella lettera il governatore segnala l'assoluta necessità di avviare "percorsi di tutela dei depositanti, degli azionisti, soprattutto dei piccoli risparmiatori che hanno talvolta investito in queste banche i risparmi di una vita, dei dipendenti e degli affidati.

"Non voglio prospettare soluzioni miracolistiche che sono in realtà irrealizzabili - chiarisce - o peggio ancora non rispettose di norme e ordinamenti. Nè voglio interferire con la difficile azione di chi, per legge, è tenuto a tutelare il risparmio e le imprese".

L'obiettivo è quello di "essere attento, presente e vicino a tanti veneti e, con essi, alle molte imprese che da questa vicenda verranno a subire conseguenze significative, per non dire drammatiche".

Zaia conclude dicendo di non poter allora non sottolineare "come la storia recente sia costellata di casi in cui le regole, sia nell'Unione Europea sia in Italia, sono state applicate con prudenza, senza rigidi e aprioristici meccanicismi che avrebbero portato a conseguenze peggiori di quelle che si volevano evitare. Basti qui rammentare l'ultimo recente salvataggio di quattro banche regionali italiane, che non sarebbe potuto avvenire senza una forte e concertata azione dei poteri pubblici e dei maggiori istituti di credito nazionali".

Riproduzione riservata © il Nord Est