Zonin 1821, nel 2016 il fatturato va a +21%

Ricavi per 82,8 milioni nei primi sei mesi dell'anno per l'azienda vitivinicola di Gambellara. Più che positivo l'andamento delle controllate americane e inglesi

Zonin1821, azienda vitivinicola leader nel settore a livello italiano e internazionale, chiude positivamente il bilancio semestrale 2016 con un incremento del fatturato del 21% rispetto ai primi sei mesi del 2015.
"I risultati confermano il percorso di continua crescita intrapreso negli ultimi anni dall’azienda che, grazie alla presenza in oltre 110 Paesi, si conferma una realtà vitivinicola tra le più rilevanti e riconosciute per validità del modello gestionale e capacità di innovazione" spiega l'azienda.


Al 30 giugno 2016 la casa vitivinicola ha registrato a livello consolidato un fatturato netto pari a 82,8 milioni, in aumento del 21% rispetto ai 68,3 milioni conseguiti nei primi sei mesi del 2015. A questo risultato hanno contribuito soprattutto l’ottimo andamento delle due società controllate Zonin UK e Zonin USA, che chiudono i primi sei mesi del 2016 con un fatturato netto rispettivamente a 20,87 milioni (+54% rispetto alla semestrale 2015) e 25,36 milioni (+35% rispetto alla semestrale 2015).


“Zonin1821 prosegue con successo la strategia di internazionalizzazione, che oggi porta i propri frutti e ci permette una crescita costante sui mercati esteri. Una strategia che ha avuto un forte impulso a partire dal 2006, anno nel quale io e i miei fratelli abbiamo deciso di investire nella creazione di una rete distributiva innovativa che promuovesse al meglio i vini delle nostre tenute e le unicità dei territori italiani” ha commentato il presidente Domenico Zonin.


“I vini a marchio Zonin e delle nostre tenute ci permettono di soddisfare la curiosità dei consumatori internazionali nei confronti dell'incredibile biodiversità italiana e incontrare le loro preferenze, con particolare successo nei mercati anglosassoni come USA, U.K., Canada e Australia”.

“Oltre all’importante crescita del fatturato, i primi sei mesi del 2016 forniscono segnali confortanti sia a livello di marginalità che di coefficienti patrimoniali” ha sottolineato Massimo Tuzzi, ceo dell'azienda. “Questi dati confermano il trend deciso di crescita dell’azienda e ci consentono di guardare al futuro con fiducia e con la convinzione di raggiungere in tempi brevi il target di fatturato di 235 milioni previsto dal piano industriale 2016-2018”.
 

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