Donald Trump jr e la geopolitica dell’anatra migrante
Se le valli da pesca per ricchi fossero piaciute al figlio del presidente Usa tanto da sentirne la mancanza e un bisogno irrefrenabile di possederle, non c’è il rischio che vogliano farle diventare il 52° stato dell’Unione? Il 51°, il Canada, è già dato per spacciato
![Fulvio Ervas](https://images.nem.atexcloud.io/version/c:MDEzNzMyMzYtYmY3ZC00:NzRiMDc2MTYtN2RlOC00/image.webp?f=1%3A1&w=50)
![Un frame del video che vede come protagonista Donald Trump Jr](https://images.ilnordest.it/view/acePublic/alias/contentid/1h3byyupege9nedkvus/0/copia-di-copy-of-image_144455814.webp?f=16%3A9&w=840)
Sì, le riserve di caccia per ricchi esistono e per un nobile motivo: preservare la fauna selvatica. I cacciatori ricchi sono pochi, quelli poveri moltissimi. Se i cacciatori poveri utilizzassero le riserve farebbero svanire quel patrimonio vivente. Per questo devono accontentarsi di cacciagione poco più che allevata, come fagiani e lepri.
C’è anche un motivo ambientale di rilievo: le riserve di caccia per ricchi si estendono in aree pregiate e, se fossero frequentate dai moltissimi cacciatori poveri, assisteremmo a un inevitabile sommovimento della struttura ecosistemica a causa dell’eccessivo uso.
Perciò non è strano che il figlio del presidente degli Stati Uniti, e non un metalmeccanico di Chicago, abbia utilizzato le nostre riserve in laguna. Non potevamo certo sperare di vederlo sparare ai colombi sui tetti o agli ultimi fagiani tra un capannone e l’altro.
Tantomeno possiamo stupirci che abbia sparato a degli anatidi, che sono dei volatili migranti e si capisce bene che, figlio di tale padre, i migranti possano costituire un appetitoso bersaglio. Potrebbe anche essersi stupito, Trump jr, del fatto che una parte di quegli anatidi non sia più desiderosa di mettersi in viaggio, ci sono adattamenti che spingono a limitati spostamenti, quando non a stanzialità. E volete che dei migranti che non intendano spostarsi non si meritino un colpetto di fucile?
Quindi nessuna sorpresa, tantomeno nessuna preoccupazione sulla regolarità dei permessi: chi si sentirebbe di rifiutare a cotanto personaggio un po’ di distensione, tra canneti e specchi d’acqua, dopo aver offerto un profumato aereo di Stato a un torturatore libico?
L’importante, ma dai video circolanti sembrerebbe di no, che non siano state catturate delle folaghe, quel bell’uccello dal piumaggio nero e il capo macchiato di bianco, un tocco quasi poetico. Perché non sono facili da cucinare.
Ne ho avuto esperienza diretta, sia pure più di cinquanta anni fa, perché il nostro vicino di casa, gran cacciatore, se ne andava in laguna dalle parti di Portegrandi, zona per poveri ovviamente, e tornava con una carriola di folaghe che regalava e mia madre provava a cucinarle: venivano sempre amarissime. Uno spreco.
Intrigante è invece ragionare su come siano state cotte quelle anatre, in particolare la Casarca, che data la sua ricercatezza, sarebbe criminale che fosse finita in qualche fast food all’americana: gli yankee non le sanno cucinare le anatre! Ci vuole una cucina nostrana, al limite sovranista. Se il volatile fosse diventato il componente di un BigMac sarebbe una tragedia! L’inutile morte di un esemplare prezioso.
Tuttavia la vicenda presenta un più nascosto, ma inquietante, risvolto. Che ha a che vedere con la geopolitica futura. Se a Trump jr le valli da pesca per ricchi fossero piaciute tanto da sentirne la mancanza e un bisogno irrefrenabile di possederle, non c’è il rischio che vogliano farle diventare il 52° stato dell’Unione? Il 51°, il Canada, è già dato per spacciato.
Con il rischio ulteriore che il nostro visitatore, dopo aver bevuto un buon bicchiere di prosecco, non proponga addirittura di trasformare le colline dell’Unesco nel 53° Stato dell’Unione.
Perché, alle volte, si parte da un’anatra e si finisce a Caporetto. —
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