Che cos’è e come funziona la “patente” per i cantieri: si parte con trenta crediti, si perdono punti in caso di irregolarità
Nei giorni scorsi il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e l’Ispettorato nazionale del lavoro ha diramato la circolare applicativa che contiene, tra gli altri elementi, anche il dettaglio del sistema di attribuzione dei bonus e dei malus
L’obiettivo è chiaro: minimizzare i rischi nei cantieri, per abbattere la quota di infortuni, limitando ulteriormente il margine discrezionale delle aziende, specie quelle più piccole. Entra in vigore martedì prossimo la patente a punti dell’edilizia, nickname del “Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti”, introdotto dal governo dopo la tragedia di Firenze, dove il 16 febbraio cinque operai sono morti nel crollo del cantiere Esselunga di via Mariti.
Nei giorni scorsi il decreto ministeriale è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e a stretto giro di posta l’Ispettorato nazionale del lavoro ha diramato la circolare applicativa che contiene, tra gli altri elementi, anche il dettaglio del sistema di attribuzione dei bonus e dei malus.
Le aziende interessate in regione
Difficile stimare con precisione il numero di aziende potenzialmente coinvolte dal provvedimento. Il perché è chiaro fin dalle prime righe della circolare dell’Inl: «I soggetti tenuti al possesso della patente sono, dunque, le imprese non necessariamente qualificabili come imprese edili e i lavoratori autonomi che operano “fisicamente” nei cantieri», si legge nel documento firmato dal direttore dell’Ispettorato, Paolo Pennesi.
Sono esonerate soltanto le aziende di forniture e gli addetti e i professionisti che forniscono prestazioni intellettuali, architetti e geometri per esempio. Una platea di aziende, artigiani, di partite iva insomma, che s’amplia così fino a raggiungere e superare quota 15 mila.
Le modalità di rilascio
Ma torniamo alla patente a punti e alle procedure per il rilascio. L’obbligo scatta martedì 1° ottobre: la domanda per ottenere la patente potrà essere presentata attraverso il portale dell’Ispettorato nazionale del lavoro a partire proprio da martedì.
La richiesta dovrà essere inviata dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, che dovrà autocertificare il possesso di alcuni requisiti fondamentali, tra cui l’iscrizione alla Camera di commercio, il possesso di un documento unico di regolarità contributiva (Durc) valido e l’adempimento degli obblighi formativi in materia di sicurezza sul lavoro.
In attesa del rilascio, si potrà comunque continuare a lavorare fino al 31 ottobre con un’autocertificazione inviata a mezzo pec (dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it.). La licenza sarà definitivamente necessaria dal 1° novembre per tutte le imprese e i lavoratori autonomi italiani e stranieri che opereranno nei cantieri temporanei o mobili. Le imprese con sede fuori dall’Unione Europea dovranno presentare la documentazione utile a dimostrare l’equivalenza del titolo rilasciato nel proprio paese d’origine, in conformità con la normativa italiana.
Il meccanismo dei punti
Il principio di funzionamento è quello della patente che hanno in tasca gli automobilisti. Si parte da un plafond di punti (costruito in partenza sulla base delle caratteristiche delle aziende), che può essere incrementato o ridotto a seconda del rispetto delle norme sulla sicurezza o, al contrario, in caso di violazioni. La patente è dotata di un punteggio iniziale di trenta crediti che possono essere incrementati fino alla soglia massima di cento.
Il primo criterio per l’attribuzione dei bonus è legato alla storicità dell’azienda, con crediti in surplus a seconda della data di iscrizione all’albo camerale (dai 3 punti per un’iscrizione tra i cinque e i dieci anni, fino ai 10 punti se l’impresa è censita da oltre vent’anni).
Crediti ulteriori sono riconosciuti alle aziende in possesso delle certificazioni sulla sicurezza (la Iso 45001 vale 5 punti, ad esempio), a quelle che investono in innovazione, informazione e che pianificano controlli periodici dei medici di settore.
Ci sono poi i malus: 5 punti in meno per chi non ha elaborato il documento di valutazione dei rischi e il piano di emergenza ed evacuazione; taglio di 2 punti per chi non prevede attività formative o chi non installa le armature di sostegno. Meno 3 punti per chi non presenta la valutazione del rischio biologico e da sostanze chimiche, chi non notifica agli organi competenti la possibile presenza di amianto nei cantieri e chi non formula la valutazione di rischio per il possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi.
La sospensione
La zona rossa è fissata a quota 15 crediti. Se i punti scendono sotto questa soglia «non sarà possibile continuare ad operare in cantiere, salvo il completamento delle attività oggetto di appalto o subappalto in corso di esecuzione quando i lavori eseguiti siano superiori al 30 per cento del valore del contratto», recita la circolare dell’Inl. Sarà possibile recuperare i crediti con modalità che devono ancora essere definiti e dopo la valutazione di una commissione territoriale composta dai rappresentanti dell’Ispettorato e dell’Inail.
Infortuni mortali
In caso di incidente mortale non scatterà, come previsto in un primo momento, la sospensione automatica della licenza. L’articolato definisce la sospensione «obbligatoria, fatta salva la diversa valutazione dell’Ispettorato adeguatamente motivata». Un aggiustamento che fonti del ministero giustificano con il parere del Consiglio di Stato, «che nulla vuole togliere alla volontà di sospendere la patente in caso di infortuni mortali».
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