Che cos’è e come funziona l’It Wallet, il portafoglio digitale che ci pemette di dimenticare i documenti a casa
A partire dal 23 ottobre sull’app Io si potranno avere i documenti salvati: rimane fuori la carta di identità. L’aggiornamento sarà disponibile per tutti a partire dal 4 dicembre
Niente più scuse. Gli italiani potranno lasciare a casa alcuni dei propri documenti di identità fisici, senza incorrere in sanzioni o rischiare furti e smarrimenti.
Dal 4 dicembre tutti i cittadini maggiorenni avranno infatti la possibilità di averli sul proprio smartphone, caricandoli digitalmente sull’app Io, il software nato nell’era Covid che regola i rapporti online tra privati e istituzioni, a cui si accede tramite Spid e Carta di identità elettronica.
Come annunciato martedì 15 ottobre dal sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti alla Ministeriale G7 su Tecnologia e Digitale – che si è appena conclusa a Cernobbio - inizialmente la funzione sarà limitata a patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. Rimane dunque esclusa la carta di identità, che insieme ad altri documenti dovrebbe comunque essere disponibile sull’app durante il 2025.
I tempi
It Wallet – così è stato ribattezzato questo portafoglio digitale – è stato introdotto ufficialmente lo scorso 26 febbraio con il decreto Pnrr quater. Negli scorsi mesi si è svolta la fase di sperimentazione che si è conclusa con successo, consentendo al governo di rispettare i tempi preventivati lo scorso inverno.
Se, come detto, lt Wallet sarà disponibile per tutti a partire dal 4 dicembre, alcuni italiani potranno usufruirne anche prima. Stando al crono programma già il 23 ottobre è arrivato il via per i primi 50mila cittadini, che saliranno a 250mila entro il 6 novembre per raggiungere il milione entro il 20 novembre. «Nei prossimi giorni faremo una riunione e le verifiche per trovare un mix tra aspetto geografico, sociale, età e genere per arrivare a un campione il più corretto possibile» ha spiegato Butti.
L’obiettivo dell’esecutivo è quello di arrivare ai 42,3 milioni di identità digitali entro il giugno 2026, così di arrivare preparati al lancio dell’European digital identity wallet (Eudi), il futuro portafoglio digitale europeo che proprio dal 2026 sarà a disposizione di tutti gli europei. Negli obiettivi dalla Commissione, entro il 2030 tutti i cittadini comunitari dovranno essere in possesso dell’identità digitale.
I numeri
Per ora gli italiani hanno mostrato un certa disponibilità ad abbracciare tale trasformazione digitale. L’app Io è stato scaricata più di 40 milioni di volte, e sono stati aggiunti quasi 8 milioni di metodi di pagamento. Numeri alti anche per quanto riguarda lo Spid, con circa 39 milioni di identità erogate. Più a rilento invece le attivazioni della Carta di identità elettronica, ferme a circa 5 milioni e mezzo.
I prossimi documenti su It Wallet
Dal punto di vista tecnico, It wallet sarà sviluppato da Pagopa, e dunque sarà esclusivamente pubblico. Ma anche questo aspetto è destinato a cambiare, dal momento che, come richiesto dall’Ue, il governo è orientato ad aprire alla possibilità di software privati: «Con loro ci sarà un’educata competizione», le parole di Butti.
IT Wallet sarà in tutto e per tutto un portafoglio dove conservare tutti i documenti e gli attestati che regolano il rapporto dei cittadini con lo Stato. Nei mesi successivi al lancio si dovrebbe procedere alla digitalizzazione anche di documenti di identità, certificati di nascita, residenza, matrimonio, titoli scolastici, attestati Isee o di disoccupazione, e ancora il fascicolo sanitario elettronico, abbonamenti a mezzi pubblici e non solo.
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