Sciare che passione! Sì, ma non per tutti: fino a 250 euro al giorno per una famiglia

I dati di Altroconsumo confermano un aumento sulle principali località sciistiche: il comprensorio Dolomiti Superski il più costoso in Italia, invariati i prezzi di Tarvisio e Sella Nevea

Daniela Larocca

Una passione non alla portata di tutti. Nonostante qualche rara eccezione, i dati confermano che lo sci rimane uno sport costoso, con rincari che continuano a far lievitare il prezzo del divertimento sulle piste. L’indagine di Altroconsumo, condotta in 38 località sciistiche dell’arco alpino – incluse alcune stazioni estere come Sankt Moritz, Zermatt, Kranjska Gora, Villach e Chamonix – conferma un trend al rialzo che pesa sulle tasche degli appassionati.

Fino a 250 euro al giorno per una famiglia

 

In Italia, il prezzo medio di uno skipass giornaliero per un adulto è salito del 4,1% rispetto al 2022, mentre quello per cinque giorni è aumentato del 3,8%. Questo si aggiunge ai rincari già significativi dello scorso anno, che avevano visto aumenti del 7,4% per il giornaliero e del 9,3% per il settimanale. Di conseguenza, una famiglia di tre adulti deve mettere in conto una spesa media di 186 euro al giorno, che arriva fino a 250 euro nelle località più prestigiose. I prezzi variano comunque notevolmente: tra le località italiane, lo skipass giornaliero costa da un minimo di 35 euro a Champorcher fino a un massimo di 83 euro nel comprensorio Dolomiti Superski.

 

Skipass di 5 giorni: Dolomiti Superski in testa

Chi sceglie uno skipass plurigiornaliero può risparmiare, a patto di utilizzare tutti i giorni consecutivi previsti, pena la perdita di convenienza. Per il cinque giorni, Dolomiti Superski è il comprensorio più caro con 369 euro (+10,48% rispetto al 2022), seguito da Superskirama Dolomiti Adamello-Brenta (368 euro) e Madonna di Campiglio (352 euro, stabile rispetto allo scorso anno).

 

 

I prezzi in Friuli Venezia Giulia

Il Friuli Venezia Giulia presenta un quadro diversificato per quanto riguarda i prezzi degli skipass giornalieri di alta stagione nella stagione sciistica 2024/2025. Se da un lato alcune località confermano la loro stabilità, altre mostrano rincari significativi. Nel complesso, il rincaro medio è del 2,69%, un dato relativamente contenuto rispetto ad altre regioni alpine italiane. Nel dettaglio per gli skipass giornalieri

  • Sella Nevea e Tarvisio. Buone notizie per gli sciatori affezionati a queste due località. I prezzi dello skipass giornaliero restano invariati rispetto alla stagione precedente, attestandosi a 44 euro. Una conferma che premia chi cerca destinazioni convenienti senza sacrificare la qualità.
  • Zoncolan. Fa il suo ingresso nella lista delle località monitorate, con un prezzo dello skipass fissato a 44 euro. Non essendo disponibile un confronto con la stagione precedente, non è possibile calcolare una variazione percentuale.
  • Nassfeld Passo Pramollo. La località al confine con l’Austria registra un aumento significativo del prezzo giornaliero, che passa da 62 a 67 euro. Questo rincaro dell’8,06% la rende una delle mete più costose della regione.

Ed ecco invece la situazione per gli skipass di 5 giorni

  • Sella Nevea e Tarvisio: Le località di Sella Nevea e Tarvisio mantengono invariato il prezzo dell’abbonamento 5 giorni rispetto alla stagione precedente, rimanendo a 182,50 euro. Una scelta che rende queste mete particolarmente competitive per chi desidera trascorrere più giorni sulle piste senza affrontare aumenti.
  • Zoncolan: si aggiunge quest’anno alla lista delle località monitorate con un prezzo identico a quello di Sella Nevea e Tarvisio: 182,50 euro. Non essendo disponibile un confronto con la stagione 2023/2024, non è possibile calcolare una variazione percentuale.
  • Nassfeld Passo Pramollo. Situazione diversa per Nassfeld Passo Pramollo, dove il prezzo dell’abbonamento 5 giorni aumenta del 8,07%, passando da 285 euro a 308 euro. Questo rincaro riflette una politica di adeguamento al rialzo che allontana la località dai prezzi più competitivi del Friuli Venezia Giulia.

I prezzi in Veneto

Il Veneto si conferma una regione costosa per gli appassionati di sci, con aumenti trainati da comprensori d’élite come Dolomiti Superski. Questo potrebbe consolidare il posizionamento del territorio come meta per un pubblico di fascia alta, ma rischia di allontanare chi cerca offerte più accessibili.

  • Gli skipass giornalieri. La stagione sciistica 2024/2025 nel Veneto registra un aumento medio del 4,84% nei prezzi degli skipass giornalieri in alta stagione, con variazioni significative tra i diversi comprensori. Tra i rincari più contenuti spicca Cortina d’Ampezzo, che cresce solo dell’1,32%, passando da 76 a 77 euro, dimostrandosi una delle località più stabili nonostante il suo prestigio.

Incrementi moderati si osservano anche in Arabba Marmolada (+4,29%, da 70 a 73 euro) e in Tre Valli Dolomiti / Lusia - San Pellegrino (+4,55%, da 66 a 69 euro). Tuttavia, il comprensorio Dolomiti Superski si distingue per un aumento marcato del 9,21%, che porta il prezzo da 76 a 83 euro, rendendolo una delle mete più costose della regione. Questi dati confermano una tendenza generale al rialzo, ma con variazioni che premiano alcune località più stabili e rendono altre più esclusive.

  • Gli skipass settimanali. Nel Veneto, i prezzi degli skipass 5 giorni in alta stagione per la stagione 2024/2025 segnano un incremento medio del 5,81%, con variazioni significative tra i diversi comprensori. Cortina d’Ampezzo si distingue per un aumento contenuto del 2,69%, con il prezzo che passa da 334 a 343 euro, mantenendosi relativamente stabile rispetto alla media regionale.

Incrementi moderati si osservano in Tre Valli Dolomiti / Lusia - San Pellegrino (+4,84%, da 289 a 303 euro) e in Arabba Marmolada (+5,23%, da 306 a 322 euro). Tuttavia, il rincaro più marcato riguarda il Dolomiti Superski, dove il prezzo sale del 10,48%, da 334 a 369 euro, confermandolo come uno dei comprensori più esclusivi d’Italia. Questi dati evidenziano un generale aumento dei costi per chi sceglie di sciare più giorni, con una tendenza che premia le località più prestigiose, ma che potrebbe scoraggiare gli sciatori attenti al budget.

Piemonte: rincari record

La regione con l’incremento medio più alto è il Piemonte, dove i prezzi sono saliti dell’8,36%. A trainare questo primato ci sono Vialattea (+10,2%, da 49 a 55 euro) e Bardonecchia (+6,52%). Anche il Veneto, con Dolomiti Superski (+9,2%, da 76 a 83 euro), registra aumenti significativi, seguito dal Trentino-Alto Adige (+4,2%). Più contenuti i rincari in Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta, entrambi sotto il 3%.

Gli skipass più costosi

Nella classifica generale degli skipass più costosi Dolomiti Superski si conferma il comprensorio più caro d’Italia con un prezzo giornaliero di 83 euro, seguito da Madonna di Campiglio a 79 euro. Al terzo posto si trovano diverse località del Trentino-Alto Adige (Alta Badia, Plan de Corones, Val Gardena e Alta Pusteria) e Cortina d’Ampezzo, tutte con un prezzo di 77 euro.

Le eccezioni: prezzi stabili a Champorcher, Sella Nevea e Tarvisio

Non mancano buone notizie: alcune località sono riuscite a mantenere i prezzi invariati rispetto agli anni scorsi. Tra queste, Champorcher in Valle d’Aosta, dove il costo del giornaliero rimane fermo a 44 euro da quattro anni, e le friulane Sella Nevea e Tarvisio, che offrono lo stesso prezzo competitivo.

All’estero: tra costi proibitivi e opportunità

Le località oltreconfine monitorate confermano una tendenza a prezzi mediamente più alti rispetto all’Italia. In Svizzera, Sankt Moritz (97 euro) e Zermatt (94 euro) dominano la classifica dei comprensori più costosi. Curioso il caso dello skipass Cervinia-Zermatt: acquistato in Italia costa 85 euro, mentre dal lato svizzero il prezzo sale a circa 110 euro. Tra le località estere più economiche spicca Kranjska Gora, in Slovenia, con un prezzo di 47 euro.

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