Borsa: Milano chiude in calo (-0,2%), Unicredit spinge Banco Bpm

Scambi fiume per oltre 6,5 miliardi di euro di controvalore
Palazzo Mezzanotte, in piazza Affari, sede della Borsa Italiana , a Milano, aperta al pubblico nell?ambito dell?iniziativa BorsAperta, 18 novembre 2011. L'apertura dello storico edificio è avvenuta in occasione dell?intervento di ristrutturazione. Due i punti salienti del progetto: la trasformazione degli uffici in open space e il riallestimento dell?area ristoro in quella che era la sede dell?originaria Taverna Ferrari, dove si possono vedere le preziose maioliche disegnate da Giò Ponti e camminare sul pavimento trasparente sospeso sui resti di un anfiteatro romano. Nuovi arredi, un?illuminazione attenta ai consumi e elementi in grado di intrappolare i suoni coesistono ora con gli elementi originali: dal pavimento in parquet e marmo agli infissi storici, oltre ad importanti pezzi d?arredo e lampadari disegnati negli anni ?30 dall?architetto Mezzanotte. ANSA/STEFANO PORTA /

(ANSA) - MILANO, 25 NOV - Piazza Affari ha chiuso la seduta in ribasso, con l'indice Ftse Mib in calo dello 0,2% a 33.427 punti tra scambi record per quasi 6,5 miliardi di euro di controvalore. In rialzo a 126,6 punti il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 2,8 punti al 3,47% e quello tedesco di 3,3 punti al 2,2%. Ha dominato l'intera seduta Banco Bpm (+5,48%), dopo l'offerta pubblica di scambio (Ops) annunciata da Unicredit (-4,77%). Il titolo di Piazza Meda ha raggiunto quota 7 euro, come lo scorso 15 novembre, ben al di sopra dei 6,65 euro messi sul piatto da Unicredit. Superato anche il rapporto di concambio di 0,175 azioni Unicredit per ogni titolo del Banco, salito a 0,192. Negativa Mps (-2,23%), di cui Banco Bpm ha il 5%, mentre il numero uno di Unicredit Andrea Orcel ha annunciato di "non avere ambizioni" su Rocca Salimbeni. Segno meno anche per Bper (-1,78%), Popolare Sondrio (-0,76%) e Intesa (-0,67%). Sotto i riflettori Stm (+2,67%), al 3/o rialzo consecutivo dopo il calo dello scorso 20 novembre, quando aveva annunciato il rinvio al 2030 dell'obiettivo dei 20 miliardi di euro di ricavi. Brillanti anche Erg (+3,33%), Interpump (+3,25%), Campari (+3,21%) e Stellantis (+2,4%). Bene Tim (+1,98%), Moncler (+1,87%), A2a (+1.61%), Prysmian (+1,45%), Cucinelli (+1,37%) e Iveco (+1,3%). Più cauta Generali (+0,96%), che ha avviato discussioni con Natixis per un possibile accordo sulle gestioni patrimoniali. Deboli Leonardo (-2%), Eni (-1,26%), penalizzata dal calo del greggio, e Saipem (-1,17%). Tra i titoli minori sprint di Bioera (+10,31%), pesante doValue (-5,34%). (ANSA).

Riproduzione riservata © il Nord Est