Far East film festival 27: nuovissimi sguardi sul cinema asiatico

Dal 24 aprile al 2 maggio fa ritorno a Udine, per la sua ventisettesima edizione, il Far East Film Festival, già inserito da Variety tra i 50 eventi mondiali da non perdere. Nel quartier generale storico del Teatro Nuovo e negli spazi del Visionario, il FEFF 27 offrirà una full immersion lunga 9 giorni di proiezioni non stop (dalla mattina alla sera), ma ovviamente non mancheranno i talk, i super ospiti, gli itinerari industry di Focus Asia, gli itinerari giornalistici di Bambù, gli itinerari didattici del FEFF Campus e tutti i Far East Film Events (oltre 100!) pronti a trasformare il cuore della città in una coloratissima Asian Zone.

I film
Sono 77 - 49 in concorso e 28 fuori concorso, provenienti da 12 paesi - i titoli selezionati per il FEFF 27. Più esattamente, 8 world premiere, 16 anteprime internazionali, 20 anteprime europee e 19 anteprime italiane. Una massiccia selezione di cinema popolare, ovviamente non priva di parentesi d’autore e di omaggi al passato, per osservare da vicino l’Asia di oggi e le sue necessità narrative. Mai come adesso, infatti, il cinema popolare sembra interessato a raccontare il tempo e la società.
Non a caso il festival avrà inizio con Green Wave, che riflette sul fenomeno cinese del tangping (i giovani, metaforicamente, si “sdraiano”, rifiutando le logiche ultracompetitive della carriera e del successo).
E cosa dire a proposito di Her Story e Like a Rolling Stone? Due registe, Yihui Shao e Yin Lichuan, per due grandi storie di gender equality.
Dopo un vero e proprio viaggio di sola andata nel cinema e nella cultura d’Oriente, il FEFF 27 si chiuderà con un film a sorpresa e con un film già destinato a entrare nella grande famiglia dei cult fareastiani: l’irresistibile e attesissimo Ya Boy Kongming! The Movie, figlio di un celebre manga e ambientato durante il Music Battle Awards 2025, un contest in cui le etichette discografiche giapponesi si danno ferocemente battaglia.

La geografia cinematografica del FEFF 27
In questa edizione il FEFF darà largo spazio alla pulsione contemporanea, filo rosso capace di connettere città, metropoli e nazioni.
Se la Cina continentale ci parla di gig economy, tangping e gender equality, il Giappone affida al lynchiano Teki Cometh uno dei temi più spigolosi e più dibattuti: l’invecchiamento della popolazione. Se la Corea del Sud si schiera dalla parte di chi viene lasciato ai margini (con titoli come Hear Me o Love in the Big City), le Filippine sfoderano Sunshine e puntano il dito contro la criminalizzazione dell’aborto.
Se, infine, vivere nel millennio della post-verità ci obbliga a distinguere ogni giorno tra cosa è autentico e cosa non lo è, ecco arrivare dalla Thailandia l’incredibile opera prima The Stone. Dove i concetti di “vero” e di “falso” diventano assolutamente tangibili.

Sylvia Chang: una regina a Udine
Moltissimi, come sempre, gli ospiti dall’Asia. A cominciare da una vera e propria regina! Dopo il Gelso d’Oro alla Carriera consegnato, nel 2024, al celebre regista Zhang Yimou, quest’anno, sullo stesso palco, a ritirare il Gelso d’Oro alla Carriera sarà infatti Sylvia Chang.
Attrice, cantante, regista, sceneggiatrice, produttrice, dj radiofonica. Il FEFF 27 permetterà di ammirare la diva di ieri, con il mitico Shangai Blues di Tsui Hark (uno dei gioielli della sezione classici restaurati), e la diva di oggi, con lo splendido family drama Daughter’s Daughter.

Le mostre, le retrospettive, i classici restaurati
Dal 26 aprile al 30 agosto, al Museo d'Arte Moderna e Contemporanea “Casa Cavazzini” di Udine, ci si potrà immergere in Mondo Mizuki, Mondo Yokai, la mostra a cura di Canicola, Vincenzo Filosa e Mizuki Productions che metterà a disposizione del pubblico 100 opere originali, riviste, libri, documenti video e testi critici per ricostruire l’universo del leggendario mangaka Shigeru Mizuki. Ma ci sarà spazio anche per la retrospettiva Yokai e altri mostri: dal folklore asiatico al cinema. Dodici film che riempiranno lo schermo del FEFF 27 di bizzarre e inquietanti “presenze”!
Una menzione speciale va alla sezione dei classici restaurati, davvero ricca di pezzi imperdibili: dall’anteprima europea di Barking Dogs Never Bite, lo scoppiettante debutto alla regia del premio Oscar Bong Joon-ho, a un evergreen filippino come Bona di Lino Brocka, fino al capolavoro assoluto PTU di Johnnie To. Bisogna poi segnalare che il FEFF ha rinnovato la collaborazione con l’Archivio di Taipei (Taiwan Film and Audiovisual Institute) e presenterà un omaggio di tre film al regista Pai Ching-jui.

Una vera festa del cinema
Una vera e propria festa del cinema che trova specchio nelle parole dei main sponsor, Credifriuli e Amga Energia & Servizi - Brand commerciale del Gruppo Hera. «Il FEFF – commenta Luciano Sartoretti, Presidente di Credifriuli – è molto più di un festival: è un ponte tra il Friuli e il mondo, proprio come noi cerchiamo di essere per la nostra comunità. Essere al fianco di eventi come questo significa investire in qualcosa che arricchisce tutti, e continueremo a farlo con lo stesso entusiasmo di sempre».
«Un festival – aggiunge Isabella Malagoli, Ad di EstEnergy Spa ed Hera Comm Spa – che ha la capacità di anticipare tendenze culturali e continua a incontrare l’interesse del pubblico ormai da 27 anni. La sua visione pioneristica, aperta al mondo e alla contaminazione, rispecchia i valori di innovazione, sostenibilità, radicamento territoriale che sono al centro dell’azione del Gruppo Hera».

Per informazioni:
www.fareastfilm.com
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