Le aziende manifatturiere del Triveneto a confronto nel Convegno “FabbricaFuturo”

Dall’emergenza sanitaria, alla guerra in Ucraina: gli scenari geopolitici hanno conquistato l’attenzione (anche) delle aziende manifatturiere del Triveneto, già chiamate ad affrontare numerose sfide come il recente rincaro dei costi delle materie prime e la crisi energetica. Per aiutare le imprese del territorio a gestire questi scenari con agilità e prontezza, FabbricaFuturo, il ciclo di convegni promosso dalla casa editrice ESTE che da 10 anni osserva e racconta i macro trend del settore manifatturiero, fa tappa a Treviso il 13 maggio 2022.

Numerose sono le aziende produttive che si raccontano all’evento: Gibus, Morocolor Italia, MEP Macchine Elettroniche Piegatrici, Benincà, Ferrari Costruzioni Meccaniche, Dani, Diamant, Roncadin, Turatti, Nice, Varaschin, Siggi Group, Cereal Docks e Pezzutti.

Alle testimonianze delle imprese manifatturiere del territorio si alternano i punti di vista del mondo accademico (Sara Bonessi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; Marco Sortino e Massimo Fuccaro dell’Università di Udine; Fabrizio Dughiero, presidente di Smact Competence Center e professore ordinario di elettrotecnica e prorettore all’innovazione e ai rapporti con le imprese dell’Università degli Studi di Padova) e delle aziende che propongono soluzioni e consulenza per il Manufacturing (Considi, Méthode, Saep Informatica e Talentia) le cui riflessioni sono da stimolo per individuare il modo con cui fronteggiare la crisi anche attraverso l’implementazione delle nuove tecnologie e la gestione della transizione ecologica. Alla sessione planaria del mattino (9-13) fanno seguito quattro sessioni pomeridiane (14-17) sui principali trend del Manifatturiero: digitalizzazione e innovazione tecnologica; formazione e reclutamento del personale qualificato; sostenibilità; Energy management (uno dei trend più interessanti alla luce dell’invasione della Russia in Ucraina).

Nella tappa di Treviso, FabbricaFuturo dedica ampio spazio in particolare alla digitalizzazione e all’ottimizzazione della produzione. C’è chi racconta l’evoluzione dell’organizzazione e del modello di business in chiave digitale, tra difficoltà e opportunità (Gibus); chi illustra la crescita dell’impresa attraverso l’implementazione di tecnologie, automazione e metodologie lean (Morocolor); chi ha rivisto i sistemi di gestione delle filiere a fronte della fine della globalizzazione (Gruppo Benincà).

Com’è noto, però, la digitalizzazione richiede una costante formazione del personale: se un tempo l’orientamento era per la specializzazione degli addetti, oggi si prediligono le competenze trasversali. Ma sono pure necessarie le Direzioni del Personale capaci di proporre percorsi di sviluppo delle persone e, soprattutto, di attrarre i talenti non solo attraverso la retribuzione o il livello di inquadramento – elementi che restano certamente rilevanti per valutare l’attrattività di un’azienda – ma anche grazie ad altri strumenti, come welfare, work-life balance e formazione (se ne parla nella sessione parallela dedicata alla formazione e al recruiting dalle 14 alle 17).

La sostenibilità (le sue declinazioni ambientale, sociale ed economica sono affrontate nel pomeriggio di FabbricaFuturo) è affrontata a partire dai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle nazioni unite (Onu). Per esempio Turatti, azienda di progettazione e produzione di macchinari e linee complete di lavorazione per l’industria alimentare, è stata definita “Sustindustry”, perché è stata in grado di coniugare lo sviluppo industriale con quello sostenibile per il Pianeta e per i suoi abitanti. Anche Varaschin propone una testimonianza sul tema sostenibilità, tanto che è stato lanciato il progetto “Leaf”, acronimo di Life, environment, action e future.

Che cos’è FabbricaFuturo
Nel 2022 FabbricaFuturo compie 10 anni. FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Il progetto è nato nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011 che metteva in discussione le fondamenta del tessuto imprenditoriale italiano costituito, in prevalenza, da medie aziende di produzione. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi). Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

FabbricaFuturo è una piattaforma editoriale solida, attraverso la quale è possibile ispirarsi, riflettere e agire: il progetto si concretizza in una serie di convegni su tutto il territorio nazionale, nei principali poli industriali del Paese, con lo scopo di coinvolgere manager e imprenditori del territorio.

FabbricaFuturo si declina anche in una collana di libri, nel podcast ‘Storie dell’Italia che produce’ e in un web magazine (www.fabbricafuturo.it).

Argomenti:este 2022

Riproduzione riservata © il Nord Est