Nanotecnologie: alleanza delle regioni eccellenti dell’Unione Europea
Industrie hi-tech eccellenti, snodi logistici ad alta efficienza e iniziative formative qualificate stanno configurando l’hub tecnologico della Carinzia come cruciale per il sistema business dell’Europa centro-orientale
Ogni volta che utilizziamo un’app per azionare un dispositivo domestico, usiamo un veicolo assistito dalla guida automatica, acquistiamo un prodotto realizzato dall’industria 4.0, ci affidiamo agli EBS. Le tecnologie Electronic Based Systems sono alla base dell’Internet of Things (IoT) che sempre di più sta coinvolgendo le sfere della nostra vita, personale e professionale.
La regia del business network
Le infrastrutture intelligenti e l’industria 4.0 conoscono un tasso di crescita delle applicazioni a tre cifre. In Europa, uno dei poli di sviluppo più attivi per queste tecnologie è la Carinzia.
La regione austriaca, regista del business network e della logistica dell’area Alpe Adria, vanta punte d’eccellenza nei settori degli embedded systems, dell’elettronica di potenza, dei materiali e della tecnologia dei sensori.
Le aziende del settore EBS in tutta l’Austria sono 188, con un fatturato annuo di 76,7 miliardi di euro e 62.900 dipendenti, di cui la maggior parte altamente qualificati perché formati in scenari EBS molto dinamici per applicazioni e R&D.
In questo contesto di eccellenza, la Carinzia ha un ruolo centrale oltre che per la posizione e la cultura transfrontaliera, anche per la competenza dell’industria dei semiconduttori e delle nanotecnologie. Gruppi come Infineon, Intel, CISC Semiconductor e LAM Research hanno business units in Carinzia, affiancate ad aziende locali di fama internazionale come Ortner Reinraumtechnik, Augmensys, PMS Elektro und Automationstechnik e Wild Hi-Precision.
L’industria elettronica di cui la Carinzia è hotspot ha contribuito alla conferma del trend crescente della regione d’oltreconfine che, nel 2022, ha manifestato un ragguardevole +7,3% di PIL rispetto all’anno precedente, dato nettamente superiore alla media nazionale e continentale.
Questo è uno dei motivi per i quali la Carinzia è tra le 27 aree dell’Unione comprese nell’ “Alleanza delle regioni europee per i semiconduttori” siglata nel settembre 2023. Con essa, i 12 Stati membri si impegnano a potenziare gli investimenti e a massimizzare le opportunità offerte dall’European Chips Act, che prevede un finanziamento di 43 miliardi di euro per raddoppiare la quota di mercato nel settore dei semiconduttori entro il 2030.
Competitività sostenibile
Il contributo della Carinzia alla crescita e competitività dell’industria dei semiconduttori in Europa, si manifesta nella condivisione di know-how e best practice che ne hanno fatto un hotspot del business del nostro continente, capace di attrarre investimenti significativi nella produzione, nella ricerca e nell’innovazione.
Il Silicon Alps Cluster, che coinvolge anche la Carinzia, è oggi una realtà che collega industria, ricerca, istruzione e settore pubblico. Tra i centri di eccellenza che sempre di più connotano la regione dell’Austria al confine con l’Italia come business location capace di reggere le sfide del futuro, si annoverano strutture di ricerca specializzate nell’Industria 4.0, nell’IoT, nella guida autonoma, nei CPS (sistemi ciber-fisici), nell’AI (Intelligenza Artificiale), nelle Smart City, nella Smart Energy e nella smart Health. Il Joanneum Research Robotics, ad esempio, è specializzato in robotica e meccatronica e impegnato nello studio dei robot e della loro interazione con l’uomo. Il centro di innovazione Fraunhofer KI4LIFE ha posto il focus sulla digitalizzazione e l'intelligenza artificiale. Il Lakeside Science & Technology Park di Klagenfurt è soggetto ad un ulteriore ampliamento per offrire sempre più opportunità di crescita a studenti e imprese.
Hub di tecnologia e multimodalità
In uno scenario tanto proiettato al futuro, l’attenzione all’ambiente è uno dei fattori strategici. La sensibilità della Carinzia verso la sostenibilità e l’economia circolare è consolidata da ben prima che si diffondesse come argomento di discussione e obiettivo per imprese e istituzioni dell’economia globale.
Con molti player nella green economy, questa vocazione alla competenza tecnologica in un centro che è nevralgico per il nostro continente, si manifesta anche nelle infrastrutture sempre più automatizzate che contribuiscono al funzionamento ottimale degli snodi tra i terminal dell’Adriatico e la macroarea che comprende i paesi lungo i corridoi della rete transeuropea dei trasporti.
Completo, integrato e multimodale, il network della Carinzia richiama sempre più imprese per la sua caratteristica di affidabilità e capacità di adattarsi al business, configurandosi sulle esigenze degli imprenditori che guardano all’Europa e all’efficienza della propria operatività. Per maggiori informazioni consulta il sito www.carinthia.com.
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