Ricerca e innovazione: in Carinzia sorge la più grande sala di test indoor per il volo di droni
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Nuove tecnologie e processi di digitalizzazione sono destinati a modificare in profondità l’intero sistema economico mondiale. L’affermarsi della cosiddetta Industria 4.0, infatti, è in grado di garantire più velocità e flessibilità, un maggiore efficientamento energetico e del ciclo produttivo, oltre che una riduzione degli sprechi, determinando ricadute positive non solo sulla qualità dei prodotti finali, ma anche in termini di sostenibilità ambientale. Un recente rapporto dell’UE, però, rivela come le imprese europee siano ancora indietro rispetto ai competitor statunitensi e asiatici.
Nonostante nel periodo pandemico siano stati compiuti importanti passi avanti, al momento si stima che meno del 30% delle aziende del Vecchio Continente si stia muovendo concretamente sulla strada della trasformazione. Imprimere una decisa accelerazione a tale processo è quanto mai auspicabile, visto che il ritardo nello sviluppo dell’Industria 4.0 rappresenta una minaccia per la competitività europea nel medio-lungo termine e potrebbe determinare ripercussioni negative sotto il profilo del benessere sociale generale.
Un esempio da seguire arriva dalla Carinzia, il land più meridionale d’Austria, dove nelle immediate vicinanze del lago Wörthersee sorge la più grande sala di test indoor per il volo di droni in Europa. Il laboratorio, realizzato all’interno del moderno Lakeside Science & Technology Park di Klagenfurt, accoglie un team di ricercatori che lavora costantemente affinché l'UE possa sfruttare le opportunità offerte dall'Industria 4.0, di cui i droni rappresentano uno degli ausili più rivoluzionari. I campi d’applicazione che vedono protagonisti questi velivoli radiocomandati, infatti, sono molteplici e spaziano dalla consegna autonoma di farmaci all’ispezione di impianti produttivi, passando per la previsione di condizioni meteorologiche estreme.
In questi ambiti di sviluppo tecnologico è attivo un team internazionale di professionisti, del quale fa parte anche Samira Hayat, ricercatrice specializzata di origine pakistana che, arrivata all’Università di Klagenfurt per il suo dottorato, oggi svolge ancora la sua attività presso l’ateneo carinziano. “Qui - afferma Samira - le condizioni per la ricerca sono ideali. Nel corso della mia carriera ho lavorato in molti luoghi che riuniscono illustri scienziati e giovani, ma a volte purtroppo in località remote poco stimolanti. In Carinzia è diverso”.
Il Future Campus di Klagenfurt è una sorta di “Silicon Valley in miniatura”: oltre 70 aziende con 1.400 dipendenti trovano tutto ciò che è necessario per il loro lavoro su una superficie di poco meno di 25 ettari. Distanze così brevi favoriscono il networking, lo scambio e la cooperazione. Il Lakeside Park, inoltre, è direttamente collegato al campus dell’Alpen-Adria-Universität di Klagenfurt che, con il suo 52° posto nella classifica “THE Young University Rankings”, è tra le migliori giovani università al mondo.
Il parco raccoglie poi altri centri di eccellenza come il Joanneum Research, specializzato nella robotica, il Fraunhofer Innovationszentrum KI4LIFE, focalizzato sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale, e una sede distaccata dell’Austrian Institute for Technology (AIT), dove oltre 200 esperti lavorano alle più moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione, con l’obiettivo di creare sistemi di cyber security altamente affidabili. A questi si aggiunge il 5G Playground Carinthia, laboratorio all’avanguardia per la ricerca e lo sviluppo di applicazioni 5G, che rappresenta un vero fiore all’occhiello del parco e un’opportunità per tutte le aziende che lavorano nel comparto.
La ricerca all’avanguardia, però, non è di casa solo al Lakeside Park di Klagenfurt. Grazie al networking sono sorti vivaci hub in molte località della Carinzia. Dal 2015 è attivo a Villach l’High Tech Campus (HTC), divenuto famoso a livello mondiale per gli Electronic Based Systems (EBS) e che prevede di creare, entro il 2024, 500 posti di lavoro. Presso il Wood Carinthian Competence Center a St. Veit an der Glan, invece, si porta avanti una ricerca extrauniversitaria orientata alle applicazioni industriali del legno come materia prima.
Passeggiando per i campus della Carinzia, ai quali fanno da sfondo paesaggi da cartolina tra imponenti montagne e laghi dall’acqua turchese, è possibile imbattersi in classi di giovani studenti che muovono i primi passi in ambito scientifico e team di esperti provenienti da tutto il mondo, a conferma di un legame indissolubile tra formazione, ricerca e futuro professionale. Un modello che è valso alla Carinzia un posto nella top ten delle regioni innovative dell'UE: con una quota di ricerca del 2,89% del PIL, il land più meridionale d’Austria si posiziona tra le aree europee leader nel campo dell’innovazione e rappresenta un autentico modello di riferimento.
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