Afta epizootica dall’Est, esercito in campo ai valichi di Trieste e Gorizia per sanificare i mezzi che trasportano animali

Le operazioni ai valichi di Fernetti (Trieste) e Sant’Andrea (Gorizia) mirano al contenimento dell’emergenza dopo i primi focolai sviluppatisi in Ungheria e Slovacchia

La redazione

La minaccia dell’afta epizootica si affaccia anche al confine italo-sloveno. Da giorni l’esercito italiano, su disposizione del ministero della Difesa, sta pertanto operando con i propri uomini e mezzi ai valichi internazionali del Friuli Venezia Giulia con la Slovenia, per disinfestare i mezzi in transito adibiti al trasporto di animali, e contenere i rischi legati a una possibile diffusione della malattia.

Un’emergenza sviluppatasi con dei primi focolai in Ungheria e in Slovacchia, ma che ora si sta via via estendendo anche al resto del continente.

Si tratta di una malattia virale estremamente contagiosa, che colpisce soprattutto bovini, suini, pecore, capre e bufali (ma anche ungulati selvatici, come i cervi), portando alla formazione di afte e caratteristiche lesioni vescicolari su cute e mucose. Il virus si sta diffondendo rapidamente, valicando i confini dell’Europa dell’Est.

Per questo motivo, da sabato scorso le frontiere internazionali con la Slovenia – in particolare il valico di Fernetti e quello di Sant’Andrea, a Gorizia – sono presidiate dagli uomini dell’esercito italiano.

Che, con l’assetto specialistico del nucleo disinfettori coordinati dal Comando Forze operative Nord di Padova (e in concorso con il personale del ministero della Salute e delle autorità di frontiera in servizio), in questi giorni sta provvedendo alla disinfestazione dei mezzi in transito adibiti al trasposto animale.

L’attività di controllo e sanificazione, condotta dai militari dell’esercito ventiquattr’ore su ventiquattro, si concentra in particolare su automezzi che trasportano ovini e suini, in ingresso in Italia.

«L’esercito – si legge nel comunicato ministeriale – grazie alle proprie capacità d’intervento nelle emergenze, anche in questa occasione è in campo, a fianco della cittadinanza, per la salvaguardia della salute pubblica».

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