Allarme rincari nei campeggi della Croazia: «Tra euro e inflazione tariffe in aumento del 20%»
Un portale sloveno ha analizzato una sessantina di strutture. Gli aumenti riguarderanno soprattutto la parte più settentrionale del Paese

FIUME La notizia non è di quelle buone, anche se non arriva certo inattesa considerando l’aumento dei costi che sta attanagliando un po’ tutti i settori. In questo caso, all’orizzonte ci sono i rincari dei prezzi previsti per la stagione 2023 nei campeggi della Croazia, disseminati - per il 90% del totale - lungo le coste dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia.
Le proiezioni
Stando alla ricerca effettuata dal portale specializzato sloveno avtokampi.si, che ha preso in esame le tariffe praticate in una sessantina di campeggi croati, le quote forfettarie (cioè per l’intera stagione) nella maggior parte degli impianti sono schizzate all'insù di una quota compresa fra i 350 e i 500 euro, per una media calcolata fra il 15 e il 20%. I ritocchi, come si legge nel portale ripreso anche dal quotidiano di Zagabria Jutarnji List, stanno ovviamente preoccupando i turisti che amano trascorrere le vacanze in queste sistemazioni, a stretto contatto con la natura, senza tanto cemento attorno.
L’ingresso nell'Eurozona
Un altro sito internet sloveno, žurnal24, ha ricordato che le ragioni della lievitazione dei prezzi vanno individuate nel rincaro dell'elettricità ma anche nel recente ingresso della Croazia nell'eurozona: un ingresso che fin dai primi giorni di gennaio ha fatto aumentare in modo consistente i prezzi, tanto da indurre il governo guidato da Andrej Plenković a annunciare una serie di contromisure. Sempre secondo žurnal24, a tutto questo si aggiunge la constatazione che di anno in anno è in diminuzione il numero delle piazzole libere a disposizione, quelle in cui si paga il forfait: la maggioranza delle strutture dell’Istria e del Quarnero non accoglie più nuovi ospiti forfettari, preferendo puntare sulla vecchia clientela.
Il caro bollette
È ancora il portale avtokampi.si, che si è affidato anche alle valutazioni espresse da una fonte affidabilissima del settore, ossia la tedesca Adac, a sottolineare come la maggiorazione media prevista nella misura del 15 – 20% sia dovuta soprattutto all'aumento del costo della corrente elettrica e all'inflazione. «A questo trend – ha commentato Bruno Bonifacic, direttore dell'Ufficio di rappresentanza dell’Assoturistica croata in Slovenia - si aggiungono gli effetti della concorrenza internazionale e anche il significativo miglioramento dei servizi nei campeggi croati».
Le zone con maggiori rincari
I ritocchi più significativi, sempre stando alla ricerca, riguardano le strutture dislocate in Istria, nel Quarnero e nella Dalmazia settentrionale. Il portale sloveno ha calcolato che una famiglia di quattro persone dovrà pagare il forfait in Istria da un minimo di 2.300 ad un massimo di 9 mila euro, cifra quest’ultima richiesta per una piazzola in riva al mare. Il prezzo relativo al Quarnero, isole comprese, sarà compreso tra i 2.500 e i 6.400 euro, cifre quasi identiche a quelle che andranno sborsate dai campeggiatori in Dalmazia, ossia tra i 2.700 e i 6.500 euro. Oltre al rincaro dei prezzi stagionali, l'incremento riguarderà le tariffe quotidiane, aumentate di una media del 20%.
Restando in ambito turistico, intanto, va registrato il primo dato relativo al nuovo anno, quello cioè di gennaio. Il mese scorso ha fatto registrare ottimi risultati nella regione del Quarnero e Gorski kotar: gli arrivi sono stati 31 mila e i pernottamenti 120 mila. Rispetto all'ultimo anno pre-pandemico, il 2019, la maggiorazione si è attestata rispettivamente al 35 e al 41%.
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