Faro dell’anticorruzione sul premier in Slovenia: «Quelle vacanze in Istria e le nomine in sanità»
Pop tv accusa Golob di essersi fatto ospitare dall’imprenditore Subotič poi designato all’interno dei cda di strutture sanitarie a Lubiana e Celje

Amicizie e vacanze che potrebbero rivelarsi galeotte per il premier sloveno Robert Golob, al centro di un caso controverso, a Lubiana.
Il tutto è scoppiato dopo esplosive rivelazioni dell’emittente privata Pop tv – subito rigettate dall’entourage di Golob – che riguardano i rapporti tra il premier e l’imprenditore sloveno Tomaž Subotič, che potrebbero aver costituito una violazione da parte di Golob delle leggi sull’integrità morale, una vicenda su cui dovrà far luce la Commissione anti-corruzione (Kpk).
Di cosa si parla? Secondo l’agenzia di stampa slovena Sta, Pop tv ha sostenuto, anche mandando in onda messaggi tra Golob e Subotič, che il premier e la sua compagna avrebbero trascorso dei periodi di vacanza nella casa dell’imprenditore in Istria, a Karigador (Carigador), nel 2023. Secondo l’emittente privata, Golob avrebbe passato alcuni giorni di ferie nella villa per tre volte in quell’anno, a maggio e poi ancora a giugno e a inizio luglio, quando il proprietario non era presente e «il gabinetto del premier non ha prodotto prove se Golob abbia pagato» per il soggiorno.
Dov’è il problema? Il problema, almeno secondo Pop tv, è che subito dopo il secondo viaggio di Golob in Istria Subotič sarebbe stato nominato nel consiglio di amministrazione della Clinica psichiatrica dell’ospedale di Lubiana e pure nel cda dell’Ospedale di Celje, che lo ha poi eletto presidente, carica dalla quale si Subotič si poi è dimesso, ha riassunto la Tv pubblica di Lubiana.
Unendo i puntini, Pop tv – che avrebbe ricevuto la “soffiata” dall’ex moglie di Subotič, ennesima tappa di una separazione conflittuale – ha così evocato il sospetto che la nomina di Subotič sia stata fatta grazie alla vicinanza dell’imprenditore con il primo ministro in carica. E gli indizi sarebbero stati sufficienti per attivare la Kpk.
La Commissione anti-corruzione ha così aperto un fascicolo preliminare sul presunto scandalo, per indagare appunto se ci siano state violazioni della legge o quantomeno nomine prese in contrasto con le regole di trasparenza e integrità, ha informato la Sta.
Nel frattempo, gli interessati negano tutto e lo hanno fatto con estrema veemenza. Subotič, in particolare, ha contestato ogni correlazione tra ferie del premier e nomine varie, lodando poi i risultati da lui raggiunti in particolare durante il periodo al nosocomio di Celje, dove l’assistenza ai malati sarebbe migliorata e le perdite significativamente ridotte. Durissima è stata la replica dello stesso Golob, che ha negato ci sia alcun collegamento tra amicizia, vacanze e nomine effettuate. Non solo. La nuova campagna sarebbe solo un tentativo goffo di mettere in difficoltà l’esecutivo.
Riproduzione riservata © il Nord Est