Arsia ricorda i 185 minatori morti a 85 anni dalla tragedia

Il 28 febbraio del 1940 un’esplosione uccise 185 persone: la più grande tragedia mineraria di tutti i tempi in Italia passò sotto silenzio per decenni. Commemorazioni in programma nella località mineraria e nella vicina Albona

Andrea Marsanich
La miniera di Arsia in una foto d’epoca
La miniera di Arsia in una foto d’epoca

Erano le 4.35 del 28 febbraio 1940, esattamente 85 anni fa, quando ai livelli 15, 16, 17 e 18 della miniera di carbone di Arsia (in croato Raša), in Istria, si consumò la più grande tragedia mineraria di tutti i tempi in Italia.

Dapprima una deflagrazione, poi l’ondata esplosiva si propagò in gallerie lunghe 160 chilometri, falciando 185 minatori e ferendone altri 150. Ad alimentare gli scoppi la combustione di polvere di carbone, che si trasformò in aria compressa e poi in fumo e ossido di carbonio.

Le vittime erano cittadini del Regno, di nazionalità italiana, croata e slovena, che stavano svolgendo il turno di notte. Più di 200 metri sottoterra in quei terribili attimi c’erano centinaia di minatori. Molti locali, ma anche triestini, friulani, veneti, toscani, emiliani, lombardi e sardi. Ai tempi della tragedia nella miniera di Arsia lavoravano 7 mila addetti. La produzione annua, alle porte del secondo conflitto mondiale, toccava il milione di tonnellate.

Grazie alla stampa allineata, il regime fascista fece passare sotto silenzio la sciagura, provocata – così attestarono i rapporti riservati dei regi carabinieri – dalla mancata osservanza delle misure di sicurezza. A differenza di quelle di Marcinelle, in Belgio, tutte onorate, le vittime di Arsia furono dimenticate, prima dall’Italia, poi dalla Jugoslavia e infine anche dalla Croazia. A partire dal 2007 la Comunità degli Italiani, Giuseppina Martinuzzi di Albona e il Circolo di cultura istro-veneta Istria di Trieste ha cominciato a rimuovere la patina di polvere che ricopriva il disastro, coinvolgendo anche il Comune di Arsia. Da allora le 185 vittime vengono ricordate ogni anno.

Venerdì la cerimonia di commemorazione è in programma, a partire dalle 10, nella sede della società artistico – culturale Rudar di Arsia. Verranno deposte corone di fiori ai piedi della lapide che ricorda le vittime e della campana Alma Mater Dolorosa, che scandirà 185 rintocchi.

Alle 12, nella chiesa di Santa Barbara la santa messa in ricordo delle vittime. Parteciperanno, tra gli altri, esponenti dell’associazione Maestri del lavoro di Udine, dell’Ambasciata d’Italia a Zagabria, dell’Unione italiana del lavoro di Roma, dell’Unione dei sindacati autonomi della Croazia, nonché dei comuni di Carbonia, San Giorgio di Nogaro e Torviscosa.

Anche ad Albona si ricorderà la tragedia di Arsia, con una commemorazione in programma alle 18, nella Sala della Rimembranza del minatore e del minatore combattente. —

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