Confine Slovenia-Croazia: smantellati 4 km di filo spinato

Cambio di rotta del governo sloveno Golob nella politica sulla gestione dei flussi migratori. Via il “muro”, intensificati i controlli di polizia. Salgono gli arrivi da India e Cuba
Mauro Manzin

Slovenia, si cambia. Mentre più a Nordest permane il “muro” anti migranti costruito dall’Ungheria di Viktor Orban quale ante murales cristianitatis per difendere il paese da quelle che il leader magiaro considera orde barbare del sud del mondo, il nuovo governo di Lubiana targato Robert Golob dal 15 luglio scorso ha iniziato ad abbattere il “muro” di filo spinato e cancelli che separavano il limes sloveno da quello croato, sempre in funzione anti migratoria.

Ricordiamo che la decisione di mettere il filo spinato era stata presa già dal governo Cerar e poi rafforzata da quello sovranista di Janez Janša. Dal 15 luglio ad oggi sono stati rimossi 4.142 metri di filo spinato al confine sloveno-croato nelle aree delle amministrazioni di polizia di Novo mesto e Maribor mentre al ministero dell'Interno sono inoltre in corso le attività per la predisposizione di una vera e propria nuova politica migratoria. Il governo, infatti, ha modificato il decreto sulla strategia di gestione coerente del confine di Stato. In particolare, l'allegato al decreto è stato integrato nella sezione relativa all'ambiente geopolitico, dove, nel caso dei principali rischi, si prevede che tutte le autorità nazionali, che rientrano nel sistema di gestione delle frontiere di Stato nell'ambito delle loro competenze, sono chiamate a preparare relazioni su minacce, rischi e sfide per una gestione efficace delle varie forme di criminalità transfrontaliera.

Quest'anno la polizia ha intercettato 171 trafficanti di esserei umani con 1.212 ingressi illegali. Durante la rimozione della recinzione al confine, in particolare, la polizia ha effettuato numerosi controlli, intensificati nell'area delle amministrazioni di polizia di Capodistria, Novo mesto e Maribor. Si tratta di attività mirate nelle zone in cui la recinzione di filo metallico era o sarà rimossa, o dove il rischio di migrazione irregolare è maggiore, è stato comunicato dopo la riunione del governo.

Quest'anno, a causa della nuova situazione internazionale (guerra in Ucraina, siccità e crescente povertà, cambiamento dei regimi dei visti in alcuni Paesi dei Balcani occidentali e della Turchia), è stata osservata una tendenza all'aumento della migrazione a un livello paragonabile al 2019. L’anno scorso c'è stata una crescita significativa delle domande di protezione internazionale e questa tendenza continua anche quest'anno. Sono già state presentate 4.964 domande di protezione internazionale, con un aumento del 103,7% per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ovvero il 93,4 per cento di tutte le domande presentate nel 2021.

«Stiamo assistendo a un aumento delle richieste di cittadini dell'India e di Cuba. Vengono legalmente in Russia e poi in Serbia, da dove continuano il loro viaggio attraverso la rotta balcanica. È simile ai cittadini indiani che lasciano il Paese legalmente attraverso il Emirati Arabi Uniti o Serbia e poi continuano il loro viaggio illegalmente verso l'Europa» spiega il ministero degli Interni sloveno. In crescita anche gli arrivi dai Paesi africani. Al Ministero dell'Interno sono in corso le attività per predisporre una nuova politica migratoria. Si baserà sul rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto, vale a dire i valori che sono alla base di ogni società democratica.

Riproduzione riservata © il Nord Est