Corsa agli armamenti, Croazia pronta ad acquistare i missili antiaerei da Parigi

In arrivo dalla Francia i sistemi Mistral 3 utilizzati dagli eserciti di oltre 30 Paesi. La decisione dopo il drone caduto a Zagabria sfuggendo ai radar della Nato
Mauro Manzin

ZAGABRIA Entro la fine di quest'anno, Croazia e Francia firmeranno un contratto per l'acquisto di missili antiaerei a corto raggio e, l'anno prossimo, un contratto per l'acquisto di missili a medio raggio significativamente più costosi per la difesa contro aerei e missili da crociera. I primi sistemi missilistici inizieranno ad arrivare immediatamente all'inizio del 2023 e durante il 2024, e i sistemi missilistici a medio raggio entro il 2026.

Se quel drone russo da 6 tonnellate non fosse caduto su Zagabria proprio all'inizio della guerra in Ucraina, sfuggendo a tutti i radar della Nato, la Croazia sarebbe ora in ritardo e in compagnia di altri 14 Paesi europei che coordineranno gli appalti di difesa aerea sotto la guida della Germania per dare vita al cosiddetto "sky shield" anche se l'approvvigionamento e il posizionamento congiunti dello scudo sono una meta ancora lontana. I tedeschi stanno ancora sviluppando il sistema Iris-T e lo testeranno per la prima volta in Ucraina.

Il governo di Andrej Plenković subito dopo la caduta del drone su Zagabria si è reso conto che la Croazia di fatto non aveva difesa aerea e ha avviato le trattative per l'acquisto urgente di sistemi missilistici di difesa aerea. Sono stati presi in considerazione sistemi di Usa, Francia e Israele. All'inizio si decise che i razzi sarebbero stati acquistati da un partner selezionato, in modo che non ci fosse confusione, ma alla fine si sarebbe ottenuto un sistema in rete. Dal momento che un terzo del miliardo di euro di budget per la difesa era già stato speso per l'acquisto dei caccia francesi Rafale, era abbastanza logico aspettarsi che anche l'acquisto del sistema anti aereo fosse concordato con i francesi.

Vale a dire, i Rafale sono già dotati di missili aria-aria, che nella versione per le truppe di terra possono essere utilizzati da lanciatori mobili su veicoli. Parigi nel pacchetto offre anche la formazione degli operatori e l'approvvigionamento di radar necessari. I sistemi francesi sono probabilmente i migliori, ma anche i più costosi al mondo. Il ministro della Difesa Mario Banožić ha quindi rivelato che dalla Francia stanno arrivando in Croazia missili contraerei a corto raggio Mistral 3. Il sistema è molto popolare e viene utilizzato negli eserciti di oltre 30 Paesi e due anni fa è stato acquisito anche dalla Serbia. Ma solo 18 lanciatori e 50 razzi, «per i test».

La Croazia, invece, si sta procurando una quantità significativamente maggiore di Mistral 3 e il governo ha già stanziato i soldi necessari. Il ministro della Difesa altresì spiegato perché la Croazia non ha aderito a Sky Shield. «Possiamo accedervi in seguito, se necessario - ha detto - perché l'iniziativa è aperta. La Francia non ha mostrato interesse per l'iniziativa tedesca e preferisce lavorare su relazioni bilaterali».

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