Croazia, aumenta il controllo sulle strade: nuovi autovelox e telecamere

Nuovi autovelox e telecamere che monitorano anche l’interno dei veicoli nell’ambito del progetto europeo Crocodile
Mauro Manzin
Una pattuglia della polizia stradale in fase di controllo di velocità
Una pattuglia della polizia stradale in fase di controllo di velocità

ZAGABRIA Se girate in Croazia con l’auto, magari senza cinture allacciate o con il telefonino in mano, non credete di farla franca se non c’è nessun poliziotto nei paraggi, perché dal 1 gennaio sono state installate sulle strade croate videocamere in grado di intercettare anche queste gravi infrazioni.

La polizia croata ha annunciato una procedura di appalto pubblico in cui prevede di acquisire, tra le altre cose, nuovi autovelox per il monitoraggio della velocità del valore di oltre 2 milioni, telecamere e altre attrezzature per il comparto della polizia stradale del valore di 1,55 milioni di euro.

Alcune di queste attrezzature, finanziate esclusivamente dai fondi del Programma Nazionale di Sicurezza Stradale, sono già in possesso della polizia e sono state collocate in 363 località in tutta la Croazia nel 2023, circa 30 in più rispetto al 2022, secondo i dati forniti dal ministero dell'Interno nell’ottobre scorso. «Le telecamere che saranno installate per misurare la velocità nel 2024 dovrebbero essere in funzione nella prima metà dell’anno in corso. Non saranno collocate sulle autostrade, ma su altre strade», ha detto Josip Mataija, capo del Servizio di sicurezza del traffico stradale della Direzione della polizia.

Concretamente si tratta di un vero e proprio sistema “rivoluzionario” di monitoraggio e gestione del traffico che prende il nome di Crocodile 2 Croazia (Cro 2 Cro) e fa parte del progetto Crocodile, che è stato lanciato a livello europeo. L'introduzione di questo sistema garantirà una gestione coordinata del traffico: la Croazia entrerà a far parte degli Its (sistemi di trasporto intelligenti) integrati sulle rotte stradali europee. Questo sistema è in grado di rilevare qualsiasi situazione di pericolo, e già ora la polizia e le autostrade croate si scambiano dati sulle situazioni pericolose lungo la viabilità. Un sistema simile di controllo del traffico e di violazioni esiste sulle autostrade in Slovenia e Austria, in particolare nelle gallerie dove le telecamere registrano ogni eccesso di velocità, che è ancora la causa principale dei più gravi incidenti stradali con vittime.

La maggior parte delle telecamere, come detto, sarà installata entro il prossimo giugno e, oltre alla velocità, le apparecchiature registreranno coloro che non usano la cintura di sicurezza, che utilizzano il cellulare durante la guida e gli automobilisti che nascondono le targhe o le sporcano apposta.

Tuttavia, gli esperti legali ritengono che l’interferenza della telecamera con l'interno di un veicolo - e questo accade certamente quando si registra se il conducente utilizza la cintura di sicurezza o il telefono cellulare durante la guida - determina un’invasione della zona di privacy e la violazione dei diritti umani fondamentali. Il dibattito dunque resta aperto.

La maggior parte dei dispositivi fissi installati finora si trova nell'area del dipartimento di polizia di Spalato-Dalmazia, ben 52. La città con il maggior numero di autovelox è Zara con 17 unità. Per fare un confronto, nell'area dell'intero dipartimento di polizia di Zagabria, che comprende la città di Zagabria e la contea di Zagabria, ci sono "solo" 18 autovelox in totale. Inoltre, ci sono ancora 115 dispositivi mobili, e in un terzo di essi c'è una telecamera che cattura la velocità, ma la "scatola" stessa, anche se spenta, “induce” gli automobilisti a porre il piede sul freno.

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