Croazia, il premier Plenković inaugura l’ospedale di Pola: «Qui un polo sanitario d’eccellenza»

Il premier croato: struttura nell’ambito della riforma del settore 
Valmer Cusma
Andrej Plenković (secondo da sinistra) al taglio del nastro dell’ospedale Foto dal profilo twitter di Plenković
Andrej Plenković (secondo da sinistra) al taglio del nastro dell’ospedale Foto dal profilo twitter di Plenković

A sette anni dall'apertura del cantiere è stato ufficialmente inaugurato il nuovo ospedale di Pola, in funzione già dallo scorso dicembre. La cerimonia si sarebbe dovuta tenere mesi fa, ma era stata fin qui via via rimandata a causa del Covid, che peraltro ha anche rallentato i lavori. A tagliare il nastro è arrivato da Zagabria il primo ministro croato Andrej Plenković.

«L'ospedale - ha precisato la direttrice Irena Hrstić - copre il fabbisogno dell’intera regione, con poco più di 195mila abitanti che ne sono potenziali fruitori. Ovviamente c'è da attendersi che quelli delle zone a ridosso del confine con la Regione litoraneo–montana si rivolgeranno all'ospedale più vicino, quello di Fiume. Comunque - ha aggiunto Hrstić - in linea di massima possiamo dire che i potenziali fruitori del nosocomio sono circa 160 mila, numero che nella stagione turistica raddoppia visto l’elevato numero di villeggianti». La direttrice ha ricordato che si tratta di un ospedale generale per acuzie e rientra tra i nosocomi regionali. «Penso che questa cerimonia inaugurale - ha detto ancora Hrstić - sia un atto doveroso nei confronti dei suoi 1300 dipendenti di tutte le generazioni».

L’ospedale è stato costruito con 99 milioni di euro erogati dalle banche sotto forma di mutui e 4,5 milioni assicurati a fondo perduto dalle casse europee; mentre per il resto si è trattato del contributo della Regione e di donazioni. «Il nuovo ospedale - ha affermato il presidente della Regione Boris Miletić - rappresenta la vittoria della politica istriana che nel 2000 ne lanciò la prima idea, un sogno poi divenuto realtà. Questa è una delle istituzioni più complesse da dirigere e lo sta facendo in maniera eccellente» Hrstić, ha aggiunto Miletić ringraziando poi il premier Plenković per il grande appoggio nell'attuazione del progetto.

Miletić peraltro ha ricordato che a Pola ora ci sono l'ospedale e la Scuola di medicina ma continua a mancare la Facoltà di medicina, che da anni attende il disco verde da Zagabria per poter aprire i battenti. Una questione, quella sollevata dal presidente della Regione, alla quale Plenković non si è sottratto affermando che deve essere risolta giacché Pola, oltre che un centro turistico e culturale, deve diventare anche un polo d'eccellenza in campo sanitario: «Apriamo questa struttura - ha detto il premier croato - nel contesto della riforma sanitaria che contribuirà a rafforzare l'assistenza sanitaria primaria con l'obiettivo di diminuire la pressione sugli ospedali come quello istriano».

Successivamente Plenković e il suo seguito sono stati ricevuti alla Comunità degli Italiani da una folta rappresentanza dell'Unione Italiana. A fine incontro ha dichiarato ai media - in un ottimo italiano - di apprezzare molto gli sforzi compiuti dalla Comunità per il mantenimento della cultura e identità italiana e per la buona collaborazione con le autorità regionali e il governo croato nell'attuazione dei diritti comunitari. «Il governo - ha aggiunto - ha definito un piano operativo a favore di tutte le minoranze in Croazia, che contiene numerosi progetti specialmente in campo scolastico», e quelli a favore della Comunità italiana - ha ricordato - vengono realizzati con il contributo finanziario sia di Roma che di Zagabria»

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