Croazia, il vademecum per i turisti di Ragusa: «Vestiti acconci in centro e niente trolley sul selciato»
Una serie di consigli illustrati in un video visibile su varie piattaforme
L’obiettivo è quello della sostenibilità: «Una sorta di codice etico»

RAGUSA. Il turista deve adeguarsi al luogo che visita, rispettare gli abitanti e i monumenti che ne contraddistinguono le peculiarità. Regole che ancora di più valgono per una città come Ragusa - Dubrovnik, patrimonio mondiale dell’Unesco, un vero museo a cielo aperto. Così, per evitare contrasti e contestazioni tra visitatori e residenti - posto che la città è sul podio delle mète turistiche della Croazia - l’amministrazione comunale ha presentato di recente un filmato video informativo di qualche minuto - trasmesso su varie piattaforme - che si propone di fare il punto su quelli che sono comportamenti e regole da osservare, dall’abbigliamento agli schiamazzi spesso oggetto di lamentele da parte dei residenti.
Il comportamento consigliato
«Nel video - fa sapere l’amministrazione - si indica in modo semplice il comportamento che non vorremmo vedere da parte dei turisti, come il non indossare vestiti quando si passeggia nel centro storico, consumare cibi e bevande nelle aree pubbliche, arrampicarsi su monumenti culturali e simili». Nel filmato è stata inserita anche «una raccomandazione sulla gestione dei bagagli nel centro storico, che, soprattutto nelle prime ore del mattino, producono con le ruote un rumore molto forte mentre vengono trascinati lungo le pavimentazioni in pietra» del nucleo storico. Bene sollevare le valigie a mano, insomma. Ma i media croati hanno parlato di vero e proprio divieto annunciato dal sindaco con tanto di multe previste: fino a 265 euro. Il sindaco ha anche aggiunto che in ogni caso l’amministrazione spera di risolvere il problema introducendo un servizio di corrieri che trasporteranno i bagagli agli alloggi. Ma intanto la notizia delle multe è stata ripresa dai media di diversi Paesi europei. Al punto che è arrivata una smentita: «L'intenzione della Città di Dubrovnik non è quella di imporre sanzioni, ma di fornire informazioni ai visitatori sui comportamenti accettabili, e per questo motivo che sono state utilizzate forme di comunicazione morbide, universali e facilmente comprensibili. La polizia municipale non ricorrerà alle multe, ma informerà i visitatori su questa sorta di “codice etico” che la città si è imposta».
Progetto: rispetta la città
Come che sia, l’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto “Respect the City”, con cui la città sta promuovendo «un turismo sostenibile» che non lasci troppo spazio alle lamentele che soprattutto d’estate arrivano dai residenti: «Crediamo che quando i nostri residenti sono felici e soddisfatti, i visitatori della città saranno ancor più soddisfatti e la qualità del servizio offerto sarà ancor più elevato», precisa la Città. Che cerca di conciliare turismo, tutela dei monumenti e qualità della vita dei residenti.
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