Croazia, la lunga corsa all’eolico: già installati quasi 350 impianti

ZAGABRIA. La crisi energetica esplosa dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha determinato una decisa “reazione” croata per la ricerca di fonti energetiche alternative. E così Zagabria sta accelerando nella costruzione di parchi eolici. A oggi ce ne sono già quasi 350, e i maggiori si trovano sopra Segna tra Fiume e Zara. I più grandi appaltatori e proprietari sono cinesi, anche se da un po’ anche Lubiana ha iniziato a investire nel settore. Nel contempo, il premier croato Andrej Plenković ha dato l’ordine di aumentare la produttività dell’impianto di Lng (rigassificatore) a Veglia per vendere gas anche a Slovenia e Austria. E proprio l’altro ieri i premier di Slovenia Robert Golob e di Croazia Plenković appunto hanno firmato l’accordo decisivo. Ora alla Slovenia toccherà costruire i gasdotti necessari. Un simile trattato sarà sottoscritto anche col premier austriaco Karl Nehammer.

Ma ritorniamo al vento. La Croazia si è già resa conto che i generatori eolici forniscono energia pulita, sicura ed economica due decenni fa, quando è stato costruito il primo parco di centrali elettriche di questo tipo sull'isola di Pago, e subito dopo sono stati adottati diversi accordi sulla promozione e la produzione di elettricità da risorse rinnovabili. Questi impianti, sottolinea il gestore elettrico Hrvatske Elektrarne (He), solari ed eolici, ora forniscono già il 30% della sua elettricità. I campi di turbine eoliche sono distribuiti principalmente nell'entroterra costiero dalla regione litoraneo-montana al sud della Dalmazia; quelli grandi superano i 100 megawatt, gli altri sono di 40 megawatt, i più piccoli intorno ai dieci megawatt, e tutti sono inseriti nella rete di distribuzione. In autunno sarà pronto l’impianto a Benkovac (entroterra di Murter Incoronate). I piani prevedono piattaforme sull'Adriatico tra Italia e Croazia (grazie a finanziamenti Ue del bando Cef Energy 2022), e persino l'utilizzo delle onde del mare. In questo momento, secondo i dati forniti dal quotidiano di Lubiana Delo, la Croazia con l’eolico ha una capacità totale di circa un gigawatt, e quest'anno otterrà 240 megawattora con i nuovi impianti.

I campi più estesi di “mulini a vento” si trovano sotto le pendici di Velika Kapela, uno anche più grande sopra Segna, con una potenza di 156 megawatt. Finora la società cinese Norinco International ha già realizzato 54 parchi eolici in quest'area, e ora ne sta costruendo altri 24. I preparativi per la costruzione richiedono naturalmente misurazioni e la preparazione di studi sull’impatto ambientali, in particolare sulla forza e il movimento dei venti, il monitoraggio di animali e rumore; occorrono poi almeno cinque anni per vedere approvati gli studi e ottenere un permesso di costruzione. Le aziende costruttrici cinesi portano via nave tutti i componenti dell'intero parco eolico a Zara, da dove vengono trasportati ai vari cantieri dove agli operai cinesi si uniscono gli esperti croati, così che al culmine del lavoro in ogni cantiere operano ben 350 operai e più di 200 macchinari diversi.

Tre pale lunghe 67 metri e un'unità principale da 166 tonnellate devono essere sollevate pezzo per pezzo su una colonna alta 150 metri, quindi il peso totale del parco eolico è di 680 tonnellate, esclusa ovviamente la struttura di fondazione. La vita di un impianto eolico è di 50 anni, l'investimento viene ammortizzato in sei o sette anni. La posizione della centrale e la forza dei venti sono importanti, motivo per cui gli impianti sono attivi in media 300 giorni all'anno, ma funzionano solo fino a una velocità del vento di 100 chilometri all'ora, dopodiché si fermano automaticamente. La centrale è in funzione anche in inverno: le pale vengono riscaldate con appositi riscaldatori. La manutenzione è monitorata da un team cinese con la collaborazione di esperti croati.
In Croazia non è consentita la costruzione di impianti eolici sulle isole e in Istria. Laddove viene installato un parco eolico, l’amministrazione locale beneficia dei chilowattora di energia elettrica prodotta. Ci sono ad esempio 20 parchi eolici nell'area di Senj: la regione ne ricava circa 700.000 euro all'anno. —
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