Da Cosulich a Budinich: Lussino rende omaggio ai grandi protagonisti della sua storia marinara

Disposta la posa di 26 targhe commemorative in Riva dei capitani

Già collocate le prime cinque realizzate dallo scultore fiumano Štimac

Andrea Marsanich

LUSSINO. Targhe commemorative come ringraziamento per il prezioso contributo dato alla gloriosa storia marinara di Lussinpiccolo. È l’idea è nata in seno al Club dei marittimi di Lussino, di cui è socio da tanto tempo il Julijano Sokolic, noto ricercatore della storia locale, autore di numerosi libri e articoli riguardanti proprio storia, tradizioni e personaggi della Lussino di un tempo. Sokolic ha concentrato le sue attenzioni su 26 nomi che, in particolare tra XVIII e XIX secolo, si fecero apprezzare nei settori della marineria e della cantieristica navale, facendo le fortune dell’isola e delle sue genti.

Le lastre di pietra, con i rilievi dei capitani marittimi, degli armatori e degli altri personaggi prescelti, verranno posizionate sugli armadietti di elettricità ed acqua situati lungo la Riva dei capitani lussignani e di cui si servono gli armatori d’oltreconfine e croati. Cinque targhe ricordo, per la verità, sono state già posizionate sulla sommità di altrettanti armadietti: sono manufatti firmati dallo scultore di Fiume Goran Štimac, che ha pure creato una statua dedicata alla barca del tipo passera, popolarissima tra la gente di mare a Lussino e nel suo capoluogo Lussinpiccolo. La scultura è alta quasi 4 metri ed è stata posizioanata all’incrocio tra le vie Riva dei capitani lussignani e Armatori lussignani, nella zona che prende il nome di Piccolo squero.

La prua dell’imbarcazione, costruita in acciaio, è rivolta verso l’alto, quasi a voler emergere dal mare. Il luogo dove è stata sistemata l’opera dello scultore fiumano non è stato scelto a caso: qui nel XIX secolo era attivo il cantiere navale di Sisto Cattarinich, nel quale venne varata la prima nave lussignana di lungo corso: il veliero di legno Primo Lussignano. Dopo la chiusura di questo cantiere navale, ne venne aperto uno nuovo, di proprietà della famiglia Tarabocchia.

Ma torniamo alle targhe commemorative: va rilevato in questo ambito che le lastre poste in modo obliquo non presentano i rilievi dei personaggi illustri, bensì quelli di navi che sovrastano nome e cognome dei lussignani meritevoli, l’anno di nascita e morte, come pure il nome dell’unità. In questa prima fase del progetto, isolani e turisti possono ammirare le targhe dedicate a Pietro Budinich (1745 – 1782) e alla nave Santo Domenico, a Giovanni Antonio Tarabocchia (1804 – 1991) e alla nave Imperatrice Elisabetta, ad Antonio Celeste Ivancich e alla Eolo, ad Aldebrando Petrina (1842 – 1906) e alla Contessa Hilda e infine a Callisto Cosulich e all’unità Oceania. Stando a quanto comunicato dall’amministrazione comunale di Lussinpiccolo, il valore del progetto è di 87, 5 mila euro, di cui 65 mila stanziati dall’Ue tramite il gruppo d’azione locale nella pesca Vela vrata, il cui operato copre l’arcipelago di Cherso e Lussino e la Liburnia.

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