Dalle fonti rinnovabili ai trasporti, patto fra Nordest e Serbia siglato

Lettera d’intenti per la collaborazione economica. L’assessore Fvg Scoccimarro: «Margini di sviluppo»

Stefano Giantin

La Serbia? È un Paese che si sviluppa rapidamente, dal punto di vista economico e produttivo, ma che ha bisogno comunque di una mano per crescere, in particolare per quanto riguarda infrastrutture, energia, tutela dell’ambiente. Chi gliela può dare? L’Italia, che ha anche il vantaggio di avere una delle sue “locomotive” economiche proprio a Nord Est, tradizionale “porta” verso i Balcani.

È il messaggio lanciato martedì dal presidente serbo Aleksandar Vučić, che ha voluto presenziare al Forum economico “Nord Est-Serbia”, organizzato a Belgrado da Finest e Trentino Sviluppo, con il coordinamento della Camera di Commercio serba (Pks) e la partecipazione di Regione Friuli Venezia Giulia, Veneto e Provincia autonoma di Trento.

Il Forum

Il Forum è stato uno dei fiori all’occhiello di una missione economico-istituzionale del “Sistema Nord Est per l’internazionalizzazione”, a cui ha partecipato anche l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro. Forum e legami così importanti con l’Italia da spingere Vučić a definire di «estrema importanza» iniziative del genere, essenziali per rafforzare ulteriormente la cooperazione bilaterale.

I settori

«Con l’Italia negli ultimi anni abbiamo alzato l’interscambio commerciale per la prima volta a oltre cinque miliardi di euro all’anno», ha così esordito Vučić, aggiungendo di voler mirare più in alto, grazie a nuovi investimenti italiani. Quali i settori più interessanti? Ricerca scientifica, rete infrastrutturale, trasporti stradali e ferroviari, ma i fronti su cui lavorare sono molti. La missione del Sistema Nord Est in Serbia si è infatti focalizzata anche su altri settori di interesse, tra cui agricoltura, tutela dell’ambiente (la Serbia dovrà investire almeno 4 miliardi in vent’anni per adeguarsi agli standard Ue su acque reflue e rifiuti), energie rinnovabili, senza dimenticare Expo 2027.

Fvg cerniera tra Europa centrale e Serbia

A Vučić «ho rappresentato l’opportunità per il Friuli Venezia Giulia di essere la cerniera che unisce l’Europa centrale con la Serbia, sviluppando una collaborazione che vede la nostra Regione, assieme al Sistema Nord Est, protagonista di un’ulteriore crescita nelle relazioni industriali e commerciali», ha spiegato Scoccimarro, che ha poi visto anche il premier Vučević, il quale ha annunciato che il prossimo vertice intergovernativo Serbia-Italia si terrà il 31 gennaio a Belgrado. Fvg che non si muove da sola, ha spiegato Scoccimarro, ma sulle orme «del Piano per l’area Adriatico-Balcanica» lanciato dal governo italiano per migliorare la cooperazione economica. Ma è tutto il Nord Est che offre alla Serbia «una partnership solida e fortemente dinamica, con margini di sviluppo estremamente performanti per entrambe le parti».

L’obiettivo della missione è stato quello di creare «immediate opportunità per le imprese di Fvg, Veneto e Provincia Autonoma di Trento, tramite i business match con imprese della Repubblica di Serbia, individuando le opportunità collegate a Expo Belgrado 2027 e al mondo dell’innovazione e della ricerca», ha illustrato da parte sua il presidente di Finest, Alessandro Minon.

D’altronde, «il Nord Est rappresenta il cuore pulsante della nostra presenza imprenditoriale in Serbia, un quadrante che funge da volano della nostra cooperazione economica bilaterale», ha confermato l’ambasciatore Gori. Nell’occasione, è stata siglata anche una lettera d’intenti per promuovere la collaborazione economica. Tra i firmatari, anche Finest, Cassa depositi e Prestiti e Simest. —

 

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