Dalmazia, in vendita un’altra isola privata: ma la fascia di costa resta del Demanio
Si tratta di Scoglio Grande (Veli Školj in croato) situata nell’insenatura di Stagno o Ston nella regione che ha come capoluogo Dubrovnik

FIUME Una chicca nell’Adriatico della Dalmazia meridionale, con tanto di pineta, una propria fonte di acqua potabile e una casa in pietra costruita prima del 1968. È l'isoletta di Scoglio Grande (Veli Školj), situata nell'insenatura di Stagno o Ston, nella Regione che ha per capoluogo Ragusa-Dubrovnik. Si tratta di 21.677 metri quadrati che il proprietario - di cui non è noto il nome - ha deciso di mettere sul mercato: la vendita è affidata a un'agenzia immobiliare che definisce l'isolotto quale luogo ideale per glamping, matrimoni, banchetti e appuntamenti di vario genere. Il tutto in riva al mare, oppure nel folto bosco dove anche in piena estate la frescura non manca. A detta dell'agenzia, in questa splendida porzione di terra dalmata è possibile costruire ancora una casa in pietra ma a una condizione: registrare un'azienda agricola a conduzione familiare in loco e dunque piantare olivi, viti o altre colture, oppure allevare ovini, caprini e altri animali domestici. «Scoglio Grande vi garantirà la necessaria privacy – si legge nell'offerta – e la possibilità di avviare svariate attività». Il prezzo è pari a 3 milioni e 250 mila euro.
Va precisato che il diritto di prelazione riguardante l'acquisto spetta allo Stato croato o in seconda battuta all'amministrazione regionale, in questo caso alla Contea raguseo–narentana. Nel caso in cui Stato e Regione si dimostrassero disinteressati, potranno farsi avanti i potenziali acquirenti privati.
Fin qui tutto a posto. C’è però una ragione per cui la compravendita delle isole croate non è mai effettivamente decollata, benché l'operazione sia possibile da più di trent’anni, ossia da quando la Croazia è un Paese sovrano e indipendente. Innanzitutto a raffreddare gli entusiasmi è la questione della fascia di costa ricompresa nel demanio marittimo, fascia larga sei metri e di proprietà statale, dunque non acquistabile. L’eventuale futuro proprietario dell'isola non potrà così in alcun modo impedire a qualsiasi persona interessata di mettere piede sull'isola, fare il bagno o navigare in barca nelle immediate vicinanze. Se poi l'isola è classificata come area boschiva o zona di pascolo, non viene permessa per legge la costruzione di case di abitazione, ristoranti ed edifici di vario utilizzo. L'eccezione riguarda appunto quanto citato prima, ovvero la registrazione di una impresa agricola a conduzione familiare. Se poi qualcuno pensa di poter dedicarsi all'allevamento di frutti di mare, gli sarà consentita la realizzazione di un pontile per l’ormeggio di imbarcazioni.
Tutti questi paletti hanno sconsigliato a molte persone di acquistarsi il buen retiro adriatico, e non stupirebbe che la stessa cosa riguardasse anche Scoglio Grande, così allettante di primo acchito. Il futuro proprietario dovrà per forza stare molto attento e conoscere bene i provvedimenti croati in materia, molto severi specie per il demanio marittimo (ma non mancano negli ultimi decenni numerose violazioni), nel quale si vogliono evitare le colate di cemento. Una cosa è certa: comprata l'isola, il proprietario potrà recintare quanto acquistato, facendo attenzione a non impedire l'accesso all'area in regime di demanio marittimo.
Dei quasi 700 isolotti potenzialmente acquistabili perché in mani private – la Croazia conta 1.244 tra isole, isolette e scogli, e 50 sono quelle abitate – finora ne sono stati venduti pochi per i motivi di cui si è detto. Nell'anno 2000 si registrò il primo atto di compravendita: Frascher e Frascheric, a sud di Pola, furono acquistate per 1,1 milioni di euro. Nel 2003 un'azienda croata comprò per 1,2 milioni di euro Smoquizza (Smokvica), nell'arcipelago sebenzano; quindi fu la volta di Licignana (Jakljan), acquistata per 6 milioni di euro dall'uomo d'affari croato Goran Štrok, così come l'Isola della Vita (Otok života), sempre nell'insenatura di Stagno. Negli anni moltissime trattative sono state portate avanti, ma senza andare a buon fine.
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