Dopo 32 anni sul monte Nevoso rinasce il sentiero dell’amicizia

FIUME Grazie Schengen. La libera circolazione tra i Paesi comunitari, entrata in vigore in Croazia lo scorso 1 gennaio, ha rivitalizzato al massimo il sentiero dell’amicizia alpino Snežnik – Snježnik (monte Nevoso), tra Slovenia e Croazia, percorso nato nel 1975 grazie all’entusiasmo degli iscritti di due società alpinistiche amiche e gemellate: la Snežnik di Bisterza o Villa del Nevoso (Ilirska Bistrica) e la Platak di Fiume, nata 75 anni fa.
Fino al 1991, anno della disgregazione della Jugoslavia, il sentiero – lungo più di 30 chilometri – era normalmente percorribile, al punto che ben 2.500 alpinisti avevano scritto le loro impressioni sul tracciato nell’apposito libro di dediche. Poi, 32 anni fa, gli appassionati della montagna erano stati messi all’angolo per effetto delle guerre balcaniche, prima, e dei nuovi confini che avevano tagliato in due lo stupendo sentiero, poi. «Dal 1991 risultava impossibile camminare attraverso i 30 e più chilometri - conferma Zoran Bistricic, presidente della Platak –. Da allora ci sono stati tentativi di ripristinare il percorso, vanificati però dalla presenza della frontiera croato– slovena. Un ostacolo finalmente superato dopo la svolta storica dell’inizio dell’anno: drazie all’ingresso della Croazia nello spazio Schengen, infatti, il sentiero dell’amicizia è divenuto nuovamente percorribile senza impedimenti e una quarantina di alpinisti sloveni e croati lo hanno ufficialmente riaperto giorni fa, dando luogo ad una festa indimenticabile».
Prima della riapertura, il tracciato è stato ripulito da numerosi volontari, con il percorso arricchito da tabelle informative e contrassegni vari. Alla cerimonia d’inaugurazione hanno partecipato i presidenti delle Unioni alpinistiche slovena e croata, rispettivamente Jože Rovan e Darko Berljak, i quali hanno sottolineato che i due Paesi, ora entrambi membri a tutti gli effetti dell’Unione europea, sono da sempre legati da molteplici vincoli, tra cui quello riguardante l’amore per la montagna e la natura. «Non vedevamo l’ora di ridare vita al nostro sentiero dell’amicizia – hanno esclamato in coro – che può venire attraversato da tutti coloro che hanno il massimo rispetto per l’ambiente e per le passeggiate ad alta quota».
Il programma dell’inaugurazione ha visto un gruppo di persone partire dallo Snežnik e, dopo una decina d’ore, arrivare sullo Snježnik, scendendo poi nel rifugio Sušak, situato sull’altura Platak, alle spalle di Fiume. Qui è stata nuovamente sigillata l’amicizia tra i due sodalizi alpinistici nel corso di un appuntamento a cui, per suggellare la ritrovata intesa tra territori un tempo divisi, hanno preso parte anche gli attivisti della società culturale slovena Bazovica di Fiume.
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