Fiume si riscopre città amata dai turisti dopo decenni in cui veniva snobbata

Persa la connotazione di centro industriale la città di San Vito ha

offerto quest’anno altissime performance di pernottamenti e visite

Andrea Marsanich
Un’immagine di archivio di Fiume con i suoi turisti che hanno riscoperto la città di San Vito
Un’immagine di archivio di Fiume con i suoi turisti che hanno riscoperto la città di San Vito

FIUME Scrollatasi di dosso l' immagine di città industriale per la fine di numerose fabbriche, Fiume si sta ritagliando di anno in anno un ruolo sempre più importante nel mondo turistico croato.

Lo confermano i risultati e lo si può anche vedere frequentando il centralissimo Corso, le vie adiacenti, i luoghi più rappresentativi (il Santuario mariano di Tersatto, ad esempio), le spiagge situate a est e ovest del capoluogo quarnerino. Nel mese di luglio, la città di San Vito ha visto l' arrivo di 38 mila vacanzieri, che hanno registrato 127 mila pernottamenti. In confronto a luglio 2022, sono aumenti di rispettivamente il 15 e il 12%. Già questo basterebbe a descrivere un quadro estremamente favorevole nei riguardi degli operatori turistici, del tutto contrario a quanto accadeva non tanti anni fa, quando Fiume era una città di passaggio per i villeggianti, che preferivano ben altre sistemazioni lungo le coste adriatiche della Croazia. Prima la media della permanenza in riva al Quarnero non superava i 2 giorni, mentre adesso gli ospiti con passaporto straniero sfiorano i 4 giorni, segno che Fiume piace, anche affascina e per tanti motivo, non ultimo quello relativo ad una città non costosa, dove si può soggiornare, mangiare e bere senza dover pagare una fortuna.

Del resto il mese scorso i turisti d' oltreconfine sono stati 34 mila e 600 (il 91% del totale), il 13% in più su base annua. La classifica dei pernottamenti ha visto al primo posto i tedeschi con quasi 20 mila soggiorni, seguiti da polacchi, ungheresi, cechi, austriaci e italiani (5.580 pernottamenti). Ancora più indicativi i dati riguardanti il periodo gennaio – luglio, cifre fornite dalla locale Comunità turistica. In questo periodo, a Fiume sono giunti 124 mila vacanzieri, per una lievitazione del 29%, mentre i soggiorni sono stati 361 mila (+20%), numeri impensabili fino a poco tempo fa. Anche la graduatoria dei pernottamenti per gennaio – luglio ha visto al comando gli ospiti teutonici, con 45 mila e 300 unità. La seconda piazza è stata occupata dagli italiani (24.900), fino a pochi decenni fa presenti in massa in Croazia e con la fama di essere i migliori quanto a spese. Adesso la situazione è cambiata e di molto, ma evidentemente Fiume conserva per gli ospiti dello Stivale un fascino inalterato. Al terzo posto abbiamo invece una sorpresa e sono i villeggianti della Bosnia-Erzegovina, capaci di precedere austriaci, polacchi, ungheresi, serbi, statunitensi, cechi e britannici.

Come si può notare, nelle due predette classifiche – in riferimento alle prime posizioni – non appaiono gli sloveni, che evidentemente preferiscono trascorrere le vacanze in altre destinazioni adriatiche e qui ci riferiamo a Istria, Dalmazia e Quarnero. Sono regioni dove gli ospiti del Paese subalpino risultano tradizionalmente numerosi anche perché proprietari di tantissime case.

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