Gli avvoltoi dalla testa bianca sono tornati sul Monte Maggiore in Istria: mancano da un secolo
A confermare la presenza dei volatili Egon Vasilić, direttore del Parco
Incoraggiati a tornare con dei carnai dopo gli avvistamenti nel 2017

Sono tornati, finalmente. A distanza di circa un secolo, gli avvoltoi dalla testa bianca (Gyps fulvus) hanno ripreso a vivere e a nidificare sulle pendici del Monte Maggiore, nell’Istria orientale, altura da cui la vista domina una vasta area nordadriatica che comprende il Quarnero, l'Istria stessa, il Gorski kotar, parte della Slovenia.
A confermare la ricomparsa stabile nell’area degli avvoltoi dalla testa bianca - o grifoni - è stato Egon Vasilić, direttore del Parco naturale del Monte Maggiore. L’arrivo dei volatili, finora presenti solo sulle isole, «è il risultato del posizionamento di carnai per questi rapaci necrofagi, che sono tutelati in Croazia da leggi e regolamenti», ha precisato Vasilić spiegando che sul Maggiore in questo momento ci sono «tre nidi situati su pareti rocciose, e ciascuno di essi custodisce un piccolo avvoltoio. Si stanno preparando a spiccare il primo volo e la nostra speranza è che vada tutto bene». Il direttore del Parco ha ricordato che i primi avvistamenti sulla montagna erano stati effettuati cinque anni fa, nel 2017. Di qui la decisione di collocare appunto per i grifoni dei carnai, che il Parco ha acquistato con fondi propri e grazie a donazioni.
L'idea di cercare di favorire il ritorno dei grifoni era nata già vent’anni fa, ma si sapeva fin dal principio che non sarebbe stato facile realizzarla, come infine è accaduto. Gli avvoltoi del Monte Maggiore si cibano principalmente di carcasse di pecore e capre dell'Istria e del Quarnero, alle quali sono state aggiunte carogne di maiali, buoi e cavalli: in totale ogni settimana il "ristorante“ dell'altura offre ai grifoni all’incirca 500 chilogrammi di carne. «Finora abbiamo servito ai rapaci circa 34 tonnellate di alimenti. Nel primo periodo dopo la collocazione delle mangiatoie – ha spiegato ancora Vasilić – gli avvoltoi si presentavano raramente, segno che forse non si fidavano. Poi, piano piano, si sono abituati e sono arrivati ogni giorno anche nel periodo della nidificazione, tra i mesi di marzo e agosto».
Quello del Monte Maggiore è l’unico gruppo di grifoni che in Croazia si è stabilito sulla terraferma giungendo dal Quarnero, dove si trova l’unica colonia rimasta in tutta la Croazia. Si tratta di circa 120 coppie che hanno dimora nelle isole di Cherso, Veglia, Plauno e Pervicchio. Si cibano nella mangiatoia approntata a Caisole (Beli), sull'isola di Cherso, dove è attivo il Centro di recupero e assistenza dei grifoni gestito dall'istituto pubblico Priroda/Natura. Proprio gli esperti del Centro e di Priroda hanno illustrato di recente un nuovo piano di tutela dei grifoni, denominato Life SUPport, le cui attività partiranno all’inizio dell’anno prossimo con investimenti previsti per 2,2 milioni di euro, il 60% dei quali coperto dal programma Life dell’Unione europea.
A Veglia sarà fra l’altro costruita una nuova mangiatoia per grifoni, mentre verrà avviata una campagna contro di sensibilizzazione contro le esche avvelenate con le quali si cercano di eliminare gli animali selvatici alloctoni, ma di cuisi cibano anche i grifoni finendo purtroppo avvelenati a loro volta.
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