Il padre di Kosta resta in carcere. Da lunedì la stretta sulle armi

St.gi.

Ancora 30 giorni in carcere. È la decisione presa dal giudice per le indagini preliminari dell’Alta Corte di Belgrado nei confronti di Vladimir K., padre di Kosta, il ragazzino di tredici anni che mercoledì scorso ha messo a segno la strage nella scuola Ribnikar. Kosta, ricordiamo, per la legge serba non è punibile, dato che non ha ancora compiuto 14 anni. Il padre, invece, rischia grosso, perché il figlio ha eseguito il massacro usando una delle pistole che Vladimir custodiva a casa, in una cassaforte di cui con alta probabilità il figlio conosceva la combinazione.

la conferenza stampa
Stragi in Serbia, il presidente Vučić lancia la stretta sulle armi e poi evoca la pena di morte
La redazione
Il presidente della Serbia Aleksandar Vučić

La prolungata custodia in prigione di Vladimir è stata giustificata dal fatto che sul capo dell’uomo pende un’ipotesi di reato che prevede una pena superiore ai dieci anni. Il genitore del ragazzo, infatti, é accusato di aver commesso un grave crimine contro la sicurezza pubblica, oltre a non aver rispettato i dettami della legge su armi e munizioni. Vladimir, un affermato e stimato medico, ha negato ogni responsabilità respingendo quindi le accuse contestate, mentre la madre del ragazzino, anche lei fermata dopo la strage, è completamente uscita dai radar.

balcani
Un’altra sparatoria in Serbia il giorno dopo la strage nella scuola di Belgrado: 8 morti, arrestato un ventunenne
La redazione

Intanto in Serbia, e in buona parte dei Balcani, infuria il dibattito su Kosta, che appunto non finirà in carcere, ma potrebbe forse venire internato, seppur solamente con il consenso della famiglia, in qualche istituzione psichiatrica per minorenni. Per Uroš Blažić, il killer di Mladenovać, invece si prospetta l’ergastolo.

Nel frattempo, la mano dura annunciata dalle autorità serbe sulle armi inizierà a concretizzarsi già da domani. Chi infatti possiede armi non denunciate potrà consegnarle per un mese alla polizia, senza temere conseguenze. Dopo, scatteranno invece le manette. st.gi.

Riproduzione riservata © il Nord Est