Jadrolinija, sette cantieri in gara per costruire i traghetti green

La compagnia ha due mesi di tempo per valutare le offerte pervenute

Il 65% dell’investimento necessario per le tre nuove unità sarà coperto dall’Ue

Andrea Marsanich
Foto d’archivio
Foto d’archivio

/ FIUME

Si sono chiusi i termini per il bando di gara internazionale lanciato da Jadrolinija per la costruzione di tre traghetti a propulsione elettrica: unità che andranno a modernizzare la flotta della compagnia con sede a Fiume e di proprietà statale, la più grande della Croazia. A farsi avanti sono stati sette cantieri navali, dei quali due croati: il Dalmont di Portorè (Kraljevica), nel Fiumano e il Brodotrogir Cruise di Traù, in Dalmazia. A questi due stabilimenti va però aggiunto l'Iskra di Sebenico, che si è presentato in gara in partnership con uno stabilimento turco. Non sono stati resi noti i nomi degli altri cantieri che si sono fatti avanti: si tratta di realtà con sede in Italia, Olanda, Spagna e Estonia.

In base alla procedura Jadrolinija ha 60 giorni a disposizione per valutare le offerte, e dopo una prima scrematura avrà luogo la scelta finale. La commessa è di quelle interessanti: ciascun ferry avrà un valore intorno ai 15 milioni di euro, sarà lungo tra i 45 e i 50 metri e potrà trasportare fino a un massimo di 389 passeggeri, dei quali 150 sistemati negli spazi chiusi.

Il direttore generale di Jadrolinija, David Sopta, ha ricordato che i tre nuovi ferry andranno a sostituire altrettante unità ormai obsolete: si tratta di Tijat, Postira e Premuda, varate una sessantina d'anni fa e che sin qui hanno allacciato collegato terraferma e isole. «Abbiamo già deciso su quali rotte impiegare i traghetti elettrici – ha spiegato Sopta –: navigheranno nelle acque degli arcipelaghi di Lussino, Ragusa e Sebenico. Collegheranno la terraferma e le isole Elafiti, nel Raguseo, così come le isole di Zlarino, Provicchio e Sebenico. Uno di essi - ha detto ancora il direttore generale Jadrolinija - sarà impiegato nei Lussini».

Per la costruzione dei tre ferry Jadrolinija otterrà a fondo perduto dall’Unione europea una somma pari al 65% dell’investimento totale. Per la compagnia, la cui flotta è composta attualmente da 54 tra navi, ferry e catamarani, si tratta di un passo avanti verso il ringiovanimento della flotta anche in chiave di sostenibilità. In un primo momento Jadrolinija aveva ipotizzato di ordinare la costruzione di traghetti ibridi, azionati da corrente elettrica e gasolio; è prevalsa poi la decisione di puntare su ferry elettrici, che a bordo avranno anche pannelli solari. Per un traghetto green e ibrido si dovrà attendere un anno o due: Jadrolinija intende acquistare un'imbarcazione da far navigare nelle acque dell'arcipelago di Zara. Nel corso di quest’anno - ha fatto sapere infine la compagnia - sarà intanto acquistato un ferry capace di ospitare più di mille passeggeri e 270 veicoli, da mettere in servizio tra Zara, Spalato e Ancona.

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