La battaglia legale sullo yacht dell’oligarca in Dalmazia

Avvocati in pista per il Royal Romance, bloccato a Traù: «Proprietà cambiata da tempo, attenzione ai danni da risarcire»
Andrea Marsanich
Lo yacht Royal Romance nel periodo in cui era ormeggiato a Fiume. Foto da novilist.hr
Lo yacht Royal Romance nel periodo in cui era ormeggiato a Fiume. Foto da novilist.hr

SPALATO. Torna sotto i riflettori il maxi yacht Royal Romance, posto nel marzo 2022 sotto sequestro dalle autorità croate - si trovava all’ormeggio a Fiume - in quanto di proprietà dell’oligarca ucraino Viktor Medvedchuk, uomo vicinissimo a Vladimir Putin (della cui figlia è padrino) e dunque sotto sanzioni in base alle decisioni dell’Ue perché considerato sostenitore del Cremlino e della guerra di aggressione lanciata da Mosca contro Kiev.

Vicenda simile a quella dell’A di Trieste

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Lo Yacht "A" visto dal Molo Audace ph Massimo Silvano

La vicenda di Royal Romance - già simile a quella che vede protagonista il super yacht a vela A nel golfo di Trieste - è diventata però del tutto singolare nel dicembre del 2022, quando lo stesso governo di Kiev ha reso nota la decisione di un tribunale croato secondo cui la proprietà dello yacht dovrebbe andare trasferita all’Arma, l’Agenzia ucraina per il recupero e la gestione dei beni: Kiev poi venderebbe lo scafo all’asta. E ora Royal Romance potrebbe essere vicino a partire per Kiev.

Imbarcazione bloccata a Fiume

Ma andiamo con ordine. L'imbarcazione, lunga 95 metri, dopo essere stata bloccata a Fiume aveva raggiunto lo scalo di Traù (Trogir), in Dalmazia, per ordinari lavori di manutenzione e da allora - era l’aprile 2022 - era rimasta ferma. Qualche giorno fa ha lasciato però il cantiere navale, salvo poi tornarvi. A firmare il permesso di navigazione è stato il capitano dell'Autorità portuale di Spalato, Željko Kuštera, dopo la richiesta dello Studio legale croato Gajski, Grlić, Prkić & partner. Gli avvocati infatti hanno chiesto che Royal Romance possa effettuare un’uscita in mare di prova ogni mese, in modo da monitorare l’efficienza dell’imbarcazione. I viaggi potranno durare un massimo di tre ore.

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Lo Yacht "A" visto dal Molo Audace di Trieste, in una foto scattata sabato 9 dicembre dal fotografo Massimo Silvano

Una nota per la smentita

Ma c’è di più. Lo studio Gajski, Grlić, Prkić & partner, impegnato nella vicenda, ha diffuso una nota per smentire con forza che il Royal Romance appartenga a Viktor Medvedchuk: «La verità è un'altra e noi ci adoperiamo non a favore degli interessi della Russia, ma per lo stato di diritto e per il rispetto delle leggi internazionali. Royal Romance è stato acquistato in modo trasparente dal nostro cliente, Lanelia Holdings, che appartiene all'investitore russo Aleksej Inkin, il quale non è stato sottoposto a sanzioni a causa del conflitto ucraino–russo. La cosa riguarda sia Inkin, sia la holding di cui è a capo, mai colpita da divieti, blocchi o sequestri. L'operazione di compravendita - precisano i legali - era iniziata nel 2020, ben prima che scoppiassero le ostilità tra i due Paesi».

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La battaglia sul sequestro

Il Royal Romance non avrebbe mai dovuto essere sequestrato, sostengono i legali secondo i quali la Croazia - si legge nella nota - avrebbe agito in base alla richiesta avanzata dalla Procura centrale ucraina con un documento definito lacunoso e che in nessun passo conferma il reale legame tra lo yacht e Medvedchuk. «La Croazia e i suoi tribunali dovrebbero agire di conseguenza, tenendo conto della portata delle loro azioni», insistono i legali, secondo i quali «l’imbarcazione al momento attuale sta perdendo di giorno in giorno valore, con danni arrecati al nostro cliente che spende per la manutenzione fino a 20 milioni di euro all’anno»; e dunque - secondo i legali - «Zagabria rischia di pagare un risarcimento danni» a più zeri. «L’aiuto all'Ucraina? Sempre e comunque, ma non violando il diritto internazionale e la Costituzione croata», concludono gli avvocati».

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Il super yacht Royal Romance all’ormeggio (foto da burin.hr)

Le misure di Zagabria

Zagabria, con il ministero del Mare, trasporti e infrastrutture, ha risposto che le misure nei riguardi del panfilo restano e che il sequestro è da considerarsi tuttora valido. E intanto Olena Duma, direttrice dell'Agenzia ucraina per il recupero e la gestione dei beni, si è fatta avanti a sua volta dicendosi certa che a breve lo yacht sarà consegnato a Kiev. Lo ha fatto esibendo un documento che sarebbe stato firmato dal ministro del Mare, Oleg Butković, in cui si afferma che il Tribunale circondariale di Spalato ha deliberato che il Royal Romance sia appunto consegnato all'Ucraina dopo di che sarà venduto.

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Lo yacht Royal Romance quando era ormeggiato a Fiume. Foto Foto novilist.hr

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