Mali, il cigno ferito divenuto amico dell’umano buono che lo ha salvato a Sebenico
Gojko Mijalica fece curare l’animale trovato con un’ala spezzata: «Gli lascio il cibo, passeggiamo insieme, da me si lascia accarezzare»
Li vedi passeggiare assieme come due vecchi amici, attenti l’uno all’altro mentre i passanti li osservano incuriositi e talvolta scattano qualche foto. A Sant’Andrea (Jadrija), località negli immediati dintorni della città dalmata di Sebenico, è nato un rapporto davvero speciale fra Gojko Mijalica e Mali (Piccolo), un esemplare adulto di cigno che l’uomo ha salvato da morte sicura lo scorso maggio.
Un giorno come tanti altri, Mali - questo appunto il nome che Gojko ha deciso di dare al volatile - si è presentato nei dintorni della casa di quello che si sarebbe rivelato il suo salvatore. Sembrava voler chiedere aiuto. E in effetti aveva un’ala spezzata, una menomazione che gli impediva non soltanto di volare ma anche di nuotare e camminare normalmente.
Il signor Gojko, persona dal cuore buono, non si è tirato indietro, si è preso cura di Mali e lo ha affidato a un veterinario della vicina Vodizze che ha operato il cigno amputandogli l’ala lesionata, arto che comunque gli avrebbe impedito di volare.
L’animale deve avere in qualche modo capito subito che l’uomo che lo aveva preso, Gojko appunto, non costituiva un pericolo. E infatti lo nutriva e oggi continua a farlo, gli fa compagnia e lo protegge. Mali si spaventa soltanto quando vede un cane. Da qui la conclusione tratta dal suo benefattore che possa essere stato proprio un quattrozampe a ferire il cigno. Ma ad aggredire Mali potrebbe essere stato anche un cigno adulto, per cacciarlo da un gruppo di consimili. Mali potrebbe essere un maschio: ma neanche i veterinari hanno potuto stabilire con certezza il sesso dell’animale.
Il signor Gojko vive per sei mesi - nella buona stagione - a Sant’Andrea, per poi trasferirsi ogni anno a Sebenico, dove detiene la sua abitazione principale. «Finora – ha raccontato ai media locali – venivo durante la stagione fredda a Sant’Andrea due volte la settimana. D’ora in avanti mi recherò a Sant’Andrea ogni giorno, o al massimo ogni secondo, e lascerò sempre a Mali una razione abbondante di cibo». Mijalica ha raccontato di essersi «affezionato a questo cigno che, oltre a passeggiare con il sottoscritto, ama fare il suo giretto in mare, nutrendosi di alghe. Credo di essergli simpatico anche io, e comunque Mali si lascia accarezzare da me senza timore, dimostrando sempre di gradire la mia presenza non appena mi intravede». Quanto al cibo che il signor Gojko somministra a Mali, si tratta di un mix di mangime per uccelli acquatici, piselli crudi e chicchi di frumento: e ne prepara per un totale di almeno un paio di chilogrammi al giorno.
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