Marriott sbarca a Fiume: la catena si compra lo storico hotel Jadran
del brand Tribute Portfolio. Investimento da 5,5 milioni

FIUME. Qualcuno – ricordandosi del passato industriale della città – storce ancora il naso nel sentir parlare del binomio Fiume e turismo; settore, quest’ultimo, verso il quale invece il capoluogo del Quarnero si è indirizzato ormai da alcuni anni. Nella città è già presente la catena Hilton (a Costabella) e nei prossimi mesi il panorama dell’industria della ricettività fiumana si arricchirà con Marriott International, marchio conosciuto a livello globale. Grazie al contratto firmato da Marriott e dal gruppo alberghiero Jadran Hoteli, l’hotel Jadran, situato a Pecine (Fiume), entrerà infatti a far parte del brand Tribute Portfolio, in orbita Marriott, compagnia che può contare su un mercato di 200 milioni di clienti in tutto il mondo. Entro il prossimo Natale il capoluogo del Quarnero diventerà così la prima città in Croazia nella quale Marriott International disporrà di un albergo che rispetterà gli standard della catena.
Il contratto, alla presenza del sindaco fiumano Marko Filipović, è stato sottoscritto da Silvija Lovreta, vice presidente del Settore sviluppo per l’Europa centrale e Sud-orientale di Marriott International, e da Kristian Šustar, direttore esecutivo e componente della direzione di Jadran hoteli, azienda di proprietà del gruppo israeliano Brown hotels dal 2022 e che possiede a Fiume, Costrena e Portore’sette alberghi, due ristoranti e un campeggio.
Il progetto di ristrutturazione dello Jadran è stato firmato dall’architetto fiumano Saša Randić (lo stesso che progettò il Museo dell’Apossiomene a Lussinpiccolo assieme a Idis Turato), mentre il design degli interni è stato affidato allo studio Saar Zafrir di Amsterdam, ai vertici mondiali in questo settore.
Lo Jadran, 4 stelle e una settantina di stanze, affacciato in riva al mare appunto nel rione di Pecine, è un hotel storico. Fu inaugurato 110 anni fa, esattamente in una data tristemente importante: ci riferiamo al 28 giugno del 1914, giorno in cui a Sarajevo furono uccisi in un attentato l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero austro–ungarico, e sua moglie Sofia, in un episodio che fece da scintilla allo scoppio della Prima guerra mondiale.
Nato dunque in un’epoca di tragedie, lo Jadran comunque in seguito è diventato ed è oggi per tradizione uno dei punti cardinali dell’offerta turistica della regione del Quarnero: una qualità destinata a essere elevata ora con l’arrivo di Marriott. Che non si fermerà qui. Negli anni a venire, il piano di sviluppo della catena si focalizzerà anche su quello che è il più conosciuto albergo fiumano, il Bonavia, così come sul Continental e sul Neboder, situati nella zona orientale della città.
Commentando intanto l’acquisizione dello Jadran, il sindaco Filipović ha parlato di investimento ambizioso (cinque milioni e mezzo di euro), dicendosi onorato per la presenza a Fiume di due giganti mondiali dell’industria ricettiva. «La cosa però non deve stupire in quanto – ha precisato Filipović – in quanto a Fiume la permanenza media dei visitatori è di tre giorni e mezzo, un dato impensabile fino a non più di dieci anni fa». Lo scorso anno Fiume ha registrato 658 mila pernottamenti, il 15% in più su base annua. Nei primi tre mesi di quest’anno i soggiorni sono stati 85 mila, per un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo 2023
Riproduzione riservata © il Nord Est