Momiano, nell’ex latteria la nuova Casa dei castelli un centro culturale dedicato ai manieri istriani

Inaugurata nel Buiese la struttura realizzata nell’ambito

del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg

Valmer Cusma

Era la vecchia latteria di Momiano, è diventata la Casa dei castelli istriani: uno spazio in cui i visitatori possono conoscere il patrimonio culturale costituito dalle antiche fortificazioni della penisola e dai suoi relativi borghi. Il tutto nell’ambito di un’offerta turistico-culturale pensata per promuovere la Regione adriatica istriana come destinazione adatta a chi cerca un turismo sostenibile e slow.

I lavori di trasformazione dell’edificio, rimasto a lungo in abbandono, erano infatti iniziati nel 2019 nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A tra Italia e Croazia, concepito appunto su questi presupposti.

Ora dunque la Casa dei castelli, da poco inaugurata, è diventata operativa. Al pianterreno dell'edificio di Momiano, che fa parte del comune di Buie, è attivo un punto d'informazione e vengono presentati le antiche famiglie del territorio e i prodotti locali; al primo piano trovano posto una sala multimediale per incontri e iniziative di vario genere, unno spazio espositivo e una sala polifunzionale; al secondo una mostra dedicata alla storia della località. Il tutto appunto per permettere ai visitatori un tour virtuale tra i castelli istriani. Il pubblico al quale si rivolge l’iniziativa è vasto: da residenti e turisti fino agli operatori culturali e agli studiosi.

La Casa dei castelli ha richiesto un investimento complessivo di 930.000 euro, per metà erogati dalla Regione istriana; 240 mila sono giunti dalla città di Buie e il resto da fondi europei.

Come sottolineato all’inaugurazione cui sono intervenuti esponenti del governo croato, della Regione e della Città di Buie, la Casa dei castelli rappresenta un valore aggiunto dell'Istria centrale: si affianca alla Casa degli affreschi di Draguccio, alla Casa degli scrittori di Pisino, al Centro per la cultura immateriale di Pedena e al Centro mediterraneo di danza di Sanvincenti. «La Casa dei castelli - ha detto il direttore dell’Ufficio per la tutela del patrimonio culturale del ministero della Cultura Tomislav Petrinec - è un ulteriore esempio di come i monumenti culturali possano diventare elemento di grande importanza nello sviluppo delle Città, dei Comuni e delle Regioni». Il presidente della Regione istriana Boris Miletić ha posto l’accento sul fatto che gli antichi castelli «sono uno dei simboli dell'Istria, accanto al vino, e all'olio d'oliva: in questa ottica è nato questo spazio».

Tra i Castelli che si possono visitare nel percorso virtuale ci sono quello dei Conti Rota nella stessa Momiano, per il quale si sta procedendo con un’opera di conservazione dei resti; e poi quello di Pietrapelosa, nei pressi di Pinguente, che è stato invece già recuperato in chiave di spazio che ospita eventi artistici e culturali, soprattutto concerti. C’è poi il Castello Morosini-Grimani di Sanvincenti, di recente ristrutturato con il contributo finanziario della Regione Veneto; e ancora i Castelli di Rozzo, di Cosliacco, di Colmo, e Castel Bembo di Valle, completamente rimesso a nuovo grazie a 1,6 milioni di euro erogati da Roma; inoltre Duecastelli, presso Canfanaro, del quale però oggi restano visibili pochi resti. Fra gli antichi edifici va citato anche il Castello veneziano di Pola, che oggi è sede del Museo storico e navale dell'Istria.

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