Mufloni, cinghiali e orsi invadono le isole dalmate

Andrea Marsanich

ZARA Le isole della Dalmazia si associano alle consorelle quarnerine quanto a selvaggina alloctona, ospitando specie introdotte nell'ambiente per mano umana oppure in modo naturale. A nuoto. Se a Veglia sono presenti orsi e cinghiali, a Cherso e Lussino dominano i citati cinghiali e i daini, animali portati nell'arcipelago chersino–lussignano per dare stimolo al turismo venatorio e poi usciti dalle riserve, conquistando indisturbati o quasi vaste porzioni delle due isole. Più a sud, sull'isola di Meleda, nell'arcipelago di Zara, c'è il boom di maiali selvatici: hanno conquistato, i cinghiali, anche gli angoli più reconditi di Meleda, spaventando a più riprese gli isolani e i loro turisti. Ce ne sono tantissimi, al punto che la locale società venatoria Golub ha deciso di reagire. Il suo presidente Tomislav Dražović ha fatto sapere che sono stati acquistati ingenti quantitativi di granoturco prodotto in Slavonia, cereale che viene collocato un paio di chilometri dai tre centri abitati dell'isola, a Melada, Berguglie e Zapuntello. Un tanto per tenere lontani gli irsuti animali, che entrano negli orti delle abitazioni, cibandosi delle colture e provocando grossi danni.

Inoltre, complice la siccità, i cinghiali si spingono nelle vicinanze dell'uomo perché hanno sete, con il rischio che possano attaccare. I cacciatori hanno ordinato poi un repellente olfattivo, che li terrà lontani dall'area dove il "profumo“ è stato spruzzato. In settembre, a stagione di villeggiatura conclusa, si organizzeranno battute di caccia, rese possibili dalla legge sulle Isole, che non vieta l'abbattimento degli animali invasivi. È stato confermato che i cinghiali sono giunti a nuoto dalla vicina isola di Sestrugno, trasferimenti notati a più riprese sa diportisti e pescatori. Una situazione peggiore la si registra sull'Isola Lunga, sempre nell'arcipelago zaratino, dove a fare il bello e cattivo tempo sono i cervi pomellati, i mufloni e le capre selvatiche. Ad ammettere la gravità del problema è anche il sindaco di Sali, Zoran Morović, il quale ha rilevato che non si vede ancora una soluzione all'orizzonte. «Abbiamo uno sproposito di animali alloctoni – ha dichiarato il primo cittadino – ma finora tra leggi, regolamenti e altri ostacoli, non è stato intrapreso nulla di concreto»

Riproduzione riservata © il Nord Est