Pola, il Piccolo teatro romano pronto a ospitare nuovi eventi
Concluso il recupero dell’area che risale al primo secolo dopo Cristo: aggiunte scalinate e gradinate in metallo
alla struttura originaria. Premiato in Slovenia il progetto dell’architetto Emil Jurcan. L’inaugurazione il 5 maggio

TRIESTE Dopo una capillare ristrutturazione durata circa un anno torna a farsi ammirare il Piccolo teatro romano di Pola - noto anche come Teatro minore - risalente al primo secolo dopo Cristo. Fra le prime cose che si notano, l’abbinamento fra la struttura originaria in pietra e le scalinate posizionate in metallo. Con questo progetto l'architetto Emil Jurcan ha vinto il premio Piranesi alle Giornate dell'architettura che si svolgono ogni anno in Slovenia: «Con il minimo intervento - si legge nella motivazione - Jurcan ha realizzato un forte cambiamento che rende accessibile il patrimonio culturale al grande pubblico presentandone così la valenza sociale».
Sta dunque per iniziare una nuova fase per la struttura che fino a una ventina di anni fa era palcoscenico di numerosi eventi, ma che in seguito era stato lasciata in abbandono, fra danneggiamenti e degrado. Nella sua nuova veste il teatro dispone di 1.500 posti a sedere. Il progetto di restauro è stato finalizzato a raggiungere due obiettivi: il recupero di un'architettura che oggi ha inestimabile valore, e la creazione di una infrastruttura turistico – culturale di prestigio. In base al progetto sono state ricostruite parzialmente le strutture originarie, e state collocate gradinate in stile con il monumento. Sono state inoltre realizzate cinque vie di accesso all'area monumentale; l'impianto di illuminazione è stato progettato da Dean Skira, un light designer di fama internazionale. Il Piccolo teatro potrà accogliere fra le altre iniziative il Festival del teatro antico, programmi collaterali al Festival del cinema di Pola, eventi musicali: spettacoli di richiamo e spessore minori rispetto a quelli allestiti nell'Arena.
Nella sua lunga storia il teatro ha conosciuto periodo molto bui: subito dopo il crollo dell'Impero romano fu trasformato in magazzino di materiali edili, durante la dominazione di Venezia sul pendio orientale dell’area si coltivavano olivi e ortaggi. Nel corso della Seconda guerra mondiale, sulla scena teatrale fu eretta la baracca per la cucina militare, il corridoio settentrionale venne adibito a garage mentre al livello dell'orchestra fu montato un tendone con funzione di deposito di armamenti.
In ogni caso la struttura resta testimonianza del livello di attività culturale che esisteva nell’antica Pola, dove peraltro convivevano appunto due teatri, oltre all’Anfiteatro: si trattava del grande teatro romano ubicato all’esterno delle mura cittadine sulle pendici di Monte Zaro, del quale purtroppo oggi non rimane che qualche piccola traccia; e poi appunto del Teatro minore, che all’epoca occupava un’area più estesa rispetto a quella visibile ai giorni nostri. Il Teatro minore è situato sul pendio del colle su cui sorge il Castello veneziano e dietro ll’edificio del Museo archeologico istriano, anche questo in fase di capillare ristrutturazione.
L’intera area è in via di valorizzazione, e per attrarrvi residenti e turisti è stato costruito un ascensore panoramico che parte da Zerostrasse, ovvero l'imbocco del tunnel sotto il nucleo storico di Pola per arrivare - dopo una tappa intermedia - sul Colle del Castello veneziano che ospita il Museo storico della marineria.
La ristrutturazione del Piccolo teatro ha richiesto un investimento di 3,33 milioni di euro, dei quali 1,13 attinti dai meccanismi comunitari Itu (investimenti integrati nel territorio); l'Ente per il turismo ha contribuito con 22.000 euro mentre l'importo rimanente è andato a carico del Museo archeologico dell’Istria che lo gestisce. Il Teatro sarà inaugurato il 5 maggio, ricorrenza della Giornata della Città di Pola.
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