Pola ricorda la strage di Vergarolla: l’omaggio di Fedriga e Rojc
Convegno e commemorazione della strage del 18 agosto 1946. Il governatore: «Il primo attentato della storia della nostra Repubblica»

POLA Intitolare il nuovo ospedale di Pola al dottor Geppino Micheletti, l'eroe della strage di Vergarolla. Questo il messaggio forte e chiaro all'autorità della Regione istriana in qualità di fondatore dell'istituzione sanitaria emerso dal Convegno scientifico sui fatti di Vergarolla del 18 agosto 1946, con particolare riferimento alla figura e all'opera di Geppino Micheletti, medico chirurgo. L'atto eroico è stato quello di aver continuato a soccorrere e operare i feriti che arrivavano in continuazione dalla spiaggia di Vergarolla, dove una deflagrazione aveva causato un centinaio di vittime. Tra queste c'erano, e lui ne era stato informato, i suoi due figlioletti in tenera età nonché il fratello e la cognata. Il Convegno è stato promosso dal Consiglio della Minoranza italiana autoctona della Regione istriana in Croazia.
Tra le autorità la senatrice Laura Garavini e Tatjana Rojc. «Una tragedia che si innesta nel clima di un dopoguerra che in Istria restava ancora insanguinato - ha affermato Rojc - le conseguenze del tragico destino del confine orientale e delle sue terre martoriate hanno segnato tante famiglie con la morte e l'esodo: la strage di Vergarolla è una ferita tra le più profonde e meno note, per questo dobbiamo ricordare quelle vittime innocenti». Tornando alla questione dell'intitolazione, la vicepresidente italiana della Regione Jessica Acquavita ha detto di averne parlato con la direttrice dell'Ospedale Irena Hrstić, ma che nulla è stato ancora deciso. E infatti almeno finora nessuna risposta ufficiale è arrivata alle precise richieste sia del Consiglio sia dell'Unione Italiana. Nella giornata di ieri, dinanzi al cippo eretto a memoria delle vittime nel parco adiacente il Duomo di Pola, si è svolta la tradizionale commemorazione. È intervenuto anche il Console Generale d'Italia a Fiume Davide Bradanini. Sui fatti di Vergarolla il presidente del Fvg Massimiliano Fedriga ha scritto su Fb che «fu il primo attentato della storia della Repubblica italiana e il più sanguinoso, più di Piazza Fontana e della Stazione di Bologna».
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