Serbia, l’opposizione chiede l’annullamento del voto a Belgrado: «Gravi brogli»
La denuncia: «Fatte arrivare da fuori 40 mila persone per sostenere Sns»

BELGRADO. In Serbia l'opposizione ha chiesto l'annullamento delle elezioni amministrative di domenica a Belgrado, denunciando gravi brogli nelle operazioni di voto nella capitale. 'La Serbia contro la violenzà (Spn), principale cartello del fronte di opposizone, ha respinto il risultato del voto annunciato ieri sera dalle forze di governo e dai conteggi ancora parziali dell'Istituto Ipsos/CeSID, che assegnano la vittoria al Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) del presidente Aleksandar Vucic con oltre il 38% rispetto al 34% dell'Spn.
Secondo l'opposizione, oltre 40 mila persone senza residenza a Belgrado sarebbero state condotte nella capitale per votare a favore dell'Sns, falsando in tal modo drasticamente il risultato della consultazione. Per questo, si sostiene, è necessario ripetere il voto a Belgrado. Spn ha annunciato una manifestazione di protesta davanti alla sede della commissione elettorale per denunciare «il furto elettorale» nella capitale.
Già domenica l'opposizione aveva denunciato l'arrivo a Belgrado di numerosi autobus carichi di persone provenienti con ogni probabilità dalla Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, alle quali sarebbe stato consentito votare in vari seggi elettorali. Accuse queste seccamente respinte dalla premier serba Ana Brnabic che aveva parlato di insinuazioni dirette a creare tensioni e caos.
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