Sorpresa nel villaggio vicino a Fiume: aprono la porta di casa e trovano un esemplare di gattopardo africano

L’episodio a Mrzle Vodice, nella regione del Gorski Kotar. Il servalo è stato portato in un centro per la fauna selvatica

Andrea Marsanich

FIUME. Una presenza animale decisamente insolita nel Gorski kotar. Nell’area montana della Regione di Fiume, il villaggio di Mrzle Vodice (32 chilometri a nord–est della città), è stato teatro di un episodio che ha visto protagonisti il fiumano Paolo Scrobogna e sua moglie Katarina. La coppia, che vive appunto a Mrzle Vodice, ha avuto a che fare con un felino originario del continente africano, il servalo o serval (nome scientifico Leptailurus serval), detto anche gattopardo africano.

Il servalo ha attaccato il gatto di casa

L'animale (questi esemplari misurano 54-62 centimetri di altezza alla spalla, e pesano tra i 9 e i 18 chili), che pare essere fuggito dalla vicina Slovenia, ha dapprima attaccato il gatto degli Scrobogna, Buba, che stava tranquillamente dormendo nella cuccia che i suoi proprietari avevano preparato nelle vicinanze dell'uscio di casa. La donna, udito che lì fuori stava avvenendo qualcosa di strano, tra guaiti, soffi e miagolii, è uscita e ha visto il gattopardo che aveva preso alla gola la malcapitata Buba. Senza perdersi d'animo, la donna si è servita del proprio bastone da passeggio per colpire quello che non le sembrava né una lince né un gatto selvatico. L'animale a quel punto ha mollato la presa consentendo al gatto di fuggire, per poi dileguarsi a sua volta.

Il gattopardo si è nascosto nella legnaia

Il giorno dopo, stando a quanto raccontato da Scrobogna ai media di Fiume, il servalo si è intrufolato nella legnaia della casa: a quel punto l’uomo ha chiuso la baracca e ha fatto un giro di telefonate fino a trovare l’interlocutore giusto: gli ha risposto da Zagabria Branimir Reindl, medico veterinario, che si è precipitato a Mrzle Vodice dalla capitale croata. Il veterinario è riuscito a rinchiudere senza grossi problemi il felino, un esemplare adulto, in un'apposita gabbia e a trasportarlo a Rušcica, in Slavonia, dove si trova un centro per la fauna selvatica. Qui sarà ospitato in via provvisoria, si capirà se abbia un microchip e se dunque abbia un proprietario.

Forse la fuga dalla Slovenia

Resta intanto da capire come il gattopardo africano sia finito in Gorski kotar: secondo voci rimbalzate sui social network, sembra che l’esemplare di questo piccolo predatore dei paesi subsahariani, sia arrivato nella zona dopo essere scappato dal suo padrone in Slovenia. Da rilevare intanto che le aspettative di vita per il servalo arrivano in media in natura agli 11 anni, mentre in cattività (in primo luogo negli zoo) possono vivere fino a oltre vent’anni. Probabilmente la cattura dell’esemplare è stata la sua fortuna, perché potrà comunque vivere in un ambiente meno ostile rispetto a quello del Gorski kotar, regione dove convivono i tre grandi predatori europei e cioè orso, lupo e lince. Per quanto riguarda infine il gatto degli Scrobogna, è stato portato dal veterinario per le necessarie cure.

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