Stretta anti abusivismo edilizio dal 2025 in Croazia

In corso l’iter per le modifiche alla Legge sull’Ispezione: le guardie comunali potranno fermare i lavori e comminare multe

Valmer Cusma
Una delle costruzioni in corso di demolizione nella penisola istriana. Foto da Dnevnik.hr
Una delle costruzioni in corso di demolizione nella penisola istriana. Foto da Dnevnik.hr

Prossimamente, forse già da inizio 2025 la lotta all’abusivismo edilizio in Croazia assumerà una nuova dimensione, nel senso che le autonomie comunali verranno investite di maggiori competenze in questo senso. Lo prevedono le modifiche alla Legge sull’Ispezione all’edilizia inoltrate all’iter parlamentare dal governo del premier Plenković che ha accolto la proposta della Dieta democratica istriana, il partito al potere nella regione.

Proprio in Istria il fenomeno del mattone fuorilegge ha assunto proporzioni a dir poco spaventose diventando un vero e proprio tumore metastatico nell’ambiente naturale. Secondo i rilevamenti effettuati dal drone ci sarebbero ben 50.000 costruzioni abusive, concentrate soprattutto lungo la costa occidentale della penisola. Finora le guardie comunali avevano pressoché le mani legate in questa battaglia, ossia potevano unicamente prender nota dei cantieri abusivi e inviare la segnalazione all’Ispettorato di Stato. Quest’ultimo causa soprattutto lo scarso numero di ispettori si muoveva, anzi si muove ancora, a passo di lumaca, tanto che tra la segnalazione e il sopralluogo passa tanto di quel tempo che l’investitore abusivo riesce a portare a compimento l’opera.

Quali le nuove competenze delle guardie comunali? Una volta individuato il cantiere senza i documenti in regola potranno disporne l’immediata chiusura. «Con le modifiche alla legge – racconta alla stampa la guardia comunale di Dignano Roberto Ostoni – potremo affiggere la tabella di blocco dei lavori, compito che tutt’ora spetta agli ispettori all’edilizia. In caso di violazione dello stop o di proseguimento dei lavori – aggiunge – avremo la facoltà di comminare sul posto sanzioni pecuniarie fino a 9.000 euro per le persone fisiche e fino a 30.000 euro per le persone giuridiche».

Il sindaco di Dignano Edi Pastrovicchio si dice fiducioso sull’efficacia di tali modifiche. Sulla stella linea di pensiero il suo collega di Lisignano Marko Ravnic che già annuncia l’assunzione di nuove guardie comunali. Intanto dopo il comprensorio dignanese dove erano in azione agli inizi del mese, le ruspe ingaggiate dall’Ispettorato di Stato hanno iniziato ad abbattere 31 costruzioni abusive nel nord della penisola. Per la precisione nelle zone di Umago e Salvore: appartengono in buona parte a cittadini stranieri, per lo più sloveni. Dopo l’emanazione della delibera sulla rimozione, alcuni proprietari si sono messi all’opera da soli. In questo caso il costo si aggira sui 5-10.000 euro.

Riproduzione riservata © il Nord Est