Tre giorni di lutto cittadino per i tre marittimi della Jadrolinija morti a Lussino

Il Presidente della Repubblica croata Milanović: «Fare chiarezza»
Andrea Marsanich
Il luogo della tragedia: foto Nel Pavletic
Il luogo della tragedia: foto Nel Pavletic

LUSSINPICCOLO La tragedia di domenica è un colpo gravissimo per la compagnia armatrice fiumana Jadrolinija, come dichiarato dal direttore generale David Sopta. «Non voglio dire nulla quanto a eventuali responsabilità. Saranno le indagini a stabilire quanto e perché accaduto. Dobbiamo superare un momento difficilissimo perché siamo sconvolti, distrutti».

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Era dalla Guerra patria, il conflitto croato-serbo degli anni ’90 del secolo scorso, che l’azienda fiumana non veniva colpita da tragedie: all’epoca delle vicissitudini belliche, la Jadrolinija perse dieci marittimi, uccisi dalle forze serbo montenegrine e diversi rimasero feriti, con i traghetti Klimno, Supetar e Kacjak e la nave Perast colati a picco. Altre unità riportarono danni materiali.

Tornando al Lastovo, la sindaca di Lussinpiccolo, Ana Kucic, ha dichiarato di essere rimasta profondamente scossa: «È impossibile dire qualcosa di razionale in momenti del genere. Tutta Lussinpiccolo piange per quanto accaduto, stringendosi attorno ai familiari delle vittime. Abbiamo deciso di proclamare tre giorni di lutto cittadino per onorare la memoria delle persone scomparse, di marittimi deceduti nell’adempimento del loro dovere. Il lutto comincia oggi (lunedì per chi legge, ndr) e andrà avanti fino a mercoledì».

A rivolgere un messaggio di cordoglio ai familiari è stato anche il capo dello Stato, Zoran Milanović, il quale ha espresso la speranza che il marittimo ferito possa riprendersi il più presto possibile. «Nel sottolineare che l’equipaggio del Lastovo va aiutato per la tragica scomparsa dei tre colleghi, mi auguro che polizia, procura e agenzia per gli incidenti in mare sappiano individuare in tempi rapidi le cause della tragedia, affinché simili episodi non abbiano a ripetersi. La sicurezza dei viaggiatori e degli equipaggi della Jadrolinija resta una priorità», ha dichiarato il presidente della Repubblica.

Il capitano portuale di Fiume, Darko Glažar, ha porto le condoglianze alle famiglie dei tre marittimi deceduti, rilevando che alle indagini si uniranno prossimamente altri due ispettori. «Vogliamo che le indagini si concludano quanto prima e con risultati chiari e incontrovertibili». Non è mancato un intervento di Neven Melvan, segretario del Sindacato nazionale dei marittimi: «In questo momento è prematuro dire se ci siano responsabilità o meno. Sarà l’inchiesta a dare una risposta sul perché il portellone abbia ceduto».

L’ex sindaco di Lussinpiccolo ed ex ministro del Turismo, Gari Cappelli (figlio di Stelio Cappelli, fondatore e primo presidente della Comunità degli italiani di Lussinpiccolo), ha dichiarato di aver udito le sirene dei soccorritori alle 15 di domenica pomeriggio: «Il Lastovo, rispetto ai catamarani, è un ferry abbastanza lento, per cui non molta gente vi si imbarca per raggiungere Zara e le altre isole. Pochissime volte in passato a Lussinpiccolo abbiamo avuto una tragedia come quella del Lastovo». 

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