Turismo, in Slovenia 1,5 miliardi da impiegare nel piano di sviluppo

Il 2022 ha segnato una forte ripresa, ma la strategia mirata al 2028

rileva che nell’ultimo decennio sono mancati investimenti adeguati

Mauro Manzin

In Slovenia la ripresa del settore turistico e il miglioramento degli affari dello scorso anno sembrano aver stimolato anche gli investimenti nel settore, agevolati inoltre da fondi europei o statali. Nel solo 2022 lo Stato sloveno ha stanziato 80 milioni di euro per sussidi all'industria del turismo, e quest'anno l’importo dovrebbe essere uguale. Ma ai fondi pubblici andranno aggiunti anche quelli privati per dare quel qualcosa in più a un settore che non può più permettersi di restare confinato alle Grotte di Postumia e ai laghi di Bled e Bohinj.

La strategia per lo sviluppo del turismo sloveno fino al 2028 rileva che il settore è stato caratterizzato da una netta mancanza di investimenti nell'ultimo decennio: un potenziale che è stato ulteriormente indebolito dall'epidemia. La strategia prevede 94 misure e l'importo totale stimato degli investimenti per raggiungere gli obiettivi strategici e di sviluppo nei prossimi sei anni ammonta a 1,54 miliardi di euro.

Intanto, «l'attività dello scorso anno ha avuto successo, quindi la nuova spinta agli investimenti è evidente, ma ovviamente le dinamiche tra le aziende sono diverse», spiega al quotidiano di Lubiana Delo il direttore delle terme naturali slovene Iztok Altbauer. Gli investimenti sono mirati sia su strutture ricettive che su altre offerte, in quanto, secondo Altbauer, l'industria del turismo è sempre più consapevole della necessità di migliorare costantemente l'offerta. Il ciclo degli investimenti è stimolato anche dai finanziamenti europei. L'anno scorso il ministero dell'Economia ha stanziato 80 milioni di euro per l'industria del turismo in quattro bandi pubblici. Dovrebbero essercene altrettanti quest'anno. A metà febbraio del 2023 è scaduto il primo termine per il cofinanziamento di investimenti nel turismo ricettivo per aumentare il valore aggiunto. Sono disponibili 69 milioni e il ministero ha ricevuto 98 domande, attualmente in fase di verifica. Tuttavia, in conformità con le norme europee, le società in cui lo Stato detiene una quota di proprietà superiore al 30% non possono parteciparvi, il che significa che questi fondi sono inaccessibili alla maggior parte delle società statali, ad esempio Sava Turizm, Terme Olimia, Thermani.

Non ci sono dati di sintesi sugli investimenti dello scorso anno e previsti per quest'anno. Secondo l'associazione delle terme, sono annunciati investimenti in vari settori. Le Terme Čatež stanno pianificando investimenti in infrastrutture, rinnovamento delle saune e altre offerte: alle Terme Dobrna saranno stanziati 1,6 milioni di euro per la ristrutturazione dell'Hotel Švicarija, alle Terme Krka annunciano la ristrutturazione delle piscine e del ristorante dell'Hotel Svoboda, oltre alla ristrutturazione del piano inferiore di Villa Park, e in Thermana stanzierà un milione di euro per la ristrutturazione delle strutture sanitarie. Sava Turizem prosegue con la ristrutturazione di Villa Park e di alcune altre unità negli Hotel Bernardin, prevede di rinnovare le saune della Radenci Spa, costruire un pozzo di reiniezione nelle Terme 3000, ampliare le piazzole. Quest'anno dovrebbero essere stanziati 14,2 milioni di euro per manutenzioni e investimenti.

Quanto ai risultati del settore, i dati diffusi di recente dall'Ufficio nazionale di Statistica mostrano che la Slovenia ha registrato l’anno scorso 5,87 milioni di arrivi turistici, con un aumento del 46,6% rispetto all'anno precedente. Il numero di pernottamenti è aumentato del 38,5% passando a 15,59 milioni. Gli arrivi di turisti nazionali hanno raggiunto 1,93 milioni, in calo dell'11% sul 2021, mentre gli arrivi di turisti stranieri sono aumentati del 114,8% a 3,9 milioni. I pernottamenti degli ospiti nazionali sono diminuiti del 14,7%, quelli dei visitatori stranieri sono aumentati del 100,2% a quasi 10,1 milioni. Gli ospiti tedeschi hanno rappresentato il 18% dei pernottamenti, seguiti da turisti da Italia, Austria e Paesi Bassi. Lubiana ha avuto lo scorso anno il maggior numero di pernottamenti di turisti, con quasi 2 milioni. A seguire, le località più gettonate sono state Pirano, Bled e Kranjska Gora. La capitale è stata la più visitata dai turisti stranieri, mentre i turisti domestici hanno trascorso la maggior parte delle loro notti fuori casa a Pirano.

Riproduzione riservata © il Nord Est