Turismo responsabile: le isole di Cherso e Lussino nella top 100 mondiale
La classifica 2024 di Green Destinations. I progetti su grifoni e mare
Decisive la tutela dell’ambiente e la riduzione dei consumi di energia
Si sono presentate assieme, proponendo due temi diversi che hanno permesso ad entrambe di venire premiate con l’ottenimento del prestigioso riconoscimento Top 100 Stories, competizione internazionale di Green Destinations, considerata una sorta di Olimpiade del turismo responsabile.
Le isole nordadriatiche di Cherso e Lussino sono state così inserite nella lista 2024 delle 100 destinazioni a livello globale e che hanno a cuore il turismo sostenibile.
Oltre alle due isole, la lista comprende per la Croazia anche il Parco nazionale dei Laghi di Plitvice, il cluster Lika Destiantion, Ivanić Grad e l’Isola Lunga.
Cherso ha voluto candidarsi con il progetto “Il tempo vola, potrò farlo anch’io?”, che tratta la presenza dei grifoni, l’avvoltoio dalla testa bianca. Questo stupendo rapace, importantissimo per la biodiversità dell’area, vive e nidifica a Cherso e nelle isole vicine. Da anni viene considerato il simbolo dell’isola di Cherso, dove è attivo il Centro di recupero e tutela del grifone, situato nel villaggio di Caisole.
Grazie all’attività di ornitologi, biologi e volontari, la popolazione di avvoltoi a Cherso è praticamente raddoppiata negli ultimi decenni. Inoltre quest’isola si fa segnalare per la sua natura ancora intatta, per la gestione oculata e saggia delle attività turistiche, per la politica di tutela dell’ambiente (l’acqua potabile in primo luogo), la riduzione dei consumi di energia e per tutta una serie di altre ragioni che contribuiscono a migliorare la vita nel territorio.
«Il lavoro pluriennale teso allo sviluppo dell’isola – ha detto il sindaco di Cherso, Marin Gregorović – ha consentito a Cherso di mantenere la sua autenticità e genuinità, quella patina di area selvaggia e allo stesso tempo a dimensione d’uomo e degli animali che vi vivono. Il premio di Green Destinations ci riempie e mi riempie d’orgoglio, dall’alto della convinzione che si tratta di un riconoscimento meritato perché conseguito grazie a fattori come il verde, il naturale, l’autoctono e il locale».
Lussino si è candidata con il progetto intitolato “Un nuovo sguardo ai fondali lussignani”, di cui è stato portatore l’istituto Plavi svijet (Mondo blu) di Lussingrande, ente che per l’occasione ha potuto contare sul supporto finanziario del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura. Il progetto si propone di educare la popolazione isolana e i vacanzieri sulla necessità di tutelare il mare e l’ambiente circostante, promuovendo il turismo responsabile.
In questo ambito da segnalare che Mondo blu si occupa a tempo pieno della colonia lussignana di delfini che conta sui 250 esemplari. Alla competizione, va ricordato, possono aderire destinazioni di tutto il mondo: abitati, municipalità, regioni e aree in regime di tutela. —
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