A Venezia il nuovo corso universitario (in inglese) di Medicine and Surgery

Cento iscritti e dieci docenti provenienti dall’Università di Padova per la nuova proposta formativa che avrà sede all’ospedale Civile. In centro storico anche i corsi di Osteopatia e Tecnica della riabilitazione psichiatrica

Laura Berlinghieri
L'ospedale Civile di Venezia dove avrà sede il nuovo corso di laurea
L'ospedale Civile di Venezia dove avrà sede il nuovo corso di laurea

Il corso di Medicine and Surgery trova casa a Venezia. Sarà attivato nel prossimo settembre il nuovo corso di Medicina, in lingua inglese, con sede all’ospedale Civile.

Si inizierà con cento iscritti, ripetendo quindi il numero già previsto all’Università di Padova da tre anni: corso che sarà completamente trasferito in laguna, andando a esaurire le annualità passate.

Zaia sul nuovo corso di Medicine and Surgery a Venezia: "Un progetto che crescerà"

Si inizierà, appunto, con la sede del San Giovanni e Paolo, di cui saranno messe a disposizione tre aule - la Sala degli angeli, il refettorio e la stanza di fronte a questi spazi -, la biblioteca e una ulteriore area ora inutilizzata per le attività di segreteria. Poi si potrà pensare a un ampliamento, magari con l’utilizzo del Giustinian.

Una decina i docenti che saranno impiegati, tutti provenienti dall’Università di Padova.

La presentazione del nuovo corso di laurea in Medicine and Surgery con Luca Zaia e la rettrice Daniela Mapelli
La presentazione del nuovo corso di laurea in Medicine and Surgery con Luca Zaia e la rettrice Daniela Mapelli

Parallelamente, in laguna approderanno anche i nuovi corsi di Osteopatia, con 22 posti, e Tecnica della riabilitazione psichiatrica, 26. Mentre continueranno le attività per Audiologia, 31 posti, e Fisioterapia, 80.

Zaia: «Bacino per nuovi medici»

«Apriamo il 2025 con una novità storica», ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, «Con il corso a Venezia si chiude un grande triangolo del sapere in sanità, composto da Padova, Treviso e Venezia, e cresce la nostra storica propensione all’internazionalità, unita al prestigio mondiale della scuola sanitaria in Veneto che si basa sulle eccellenze degli Atenei di Padova e Verona. Non a caso, il 75% degli studenti che si formeranno a Venezia saranno dell’Unione Europea, italiani compresi, e il rimanente 25% di provenienza extra Ue. La lingua inglese, inoltre, è un valore aggiunto ormai irrinunciabile, perché in tutto il mondo l’inglese è la lingua della scienza».

«Con questa nuova offerta formativa su Venezia contiamo anche di poter aumentare il bacino da cui poter attingere a nuovi giovani medici. Le attuali difficoltà sono ben note al punto che abbiamo indetto 112 concorsi per 814 posti e siamo riusciti ad assumere solo 197 dottori».

Una risposta allo spopolamento

Tutti gli intervenuti hanno sottolineato la grande concretezza e collaborazione che ha permesso di fare squadra in tutto il non semplice cammino per la realizzazione del passaggio da Padova a Venezia del Corso in Medicine and Surgery che, una volta a regime, contribuirà anche a creare un nuovo cenacolo di giovani residenti e a dare una risposta alla tendenza allo spopolamento della città lagunare.

La relativa delibera della Regione evidenzia l’importanza strategica del progetto per il Veneto, che mira a potenziare l’attrattività del territorio e garantire una risposta concreta al fabbisogno crescente di medici qualificati.

In particolare, la delibera sottolinea la necessità di un approccio innovativo nella formazione dei futuri medici, l’importanza di integrare formazione, ricerca e pratica clinica all’interno del Servizio Sanitario Regionale, la rilevanza di Venezia come sede internazionale e culturale per accogliere studenti da tutto il mondo.

Gli obbiettivi strategici del progetto sono in sintesi: potenziare il sistema formativo regionale con percorsi accademici di eccellenza; rafforzare la dimensione internazionale dell’Università di Padova attraverso un corso in lingua inglese a Venezia; stimolare l’innovazione didattica con l’uso di tecnologie avanzate per la simulazione clinica e il tirocinio; garantire la sostenibilità del progetto grazie a una pianificazione condivisa tra le parti coinvolte.

La rettrice: «Tirocinio al Civile»

È un'operazione «che va a buon fine perché c'è collaborazione tra tutte le istituzioni del territorio», ha detto la rettrice dell’Università di Padova Daniela Mapelli, «L'idea di portare Medicine and Surgery c'è da un po' di tempo, ma abbiamo aspettato di avere spazi adeguati».

I docenti di Padova si sposteranno da pendolari all'Ospedale Civile, mentre gli studenti rimarranno nella città lagunare. «Fin dal primo anno, ha proseguito la rettrice, «gli studenti inizieranno con il tirocinio pratico, e per questo abbiamo a disposizione un intero ospedale».

Per il direttore generale dell’Ulss Serenissima Edgardo Contato si tratta di «una responsabilità enorme, in un territorio così importante ma delicato, perché Venezia si sta spopolando e se non ci sono idee, rimarrà un luogo per soli turisti. Questo è un passaggio storico che ci vede impegnati a dare riscontro che la sanità veneta è in grado di vincere delle grandi sfide».

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