Nanoplastiche, minaccia invisibile. Svelati i legami con Alzheimer e Parkinson
World Health Forum a Padova. La ricerca del professor Monik del Bo: «Queste particelle sono ovunque, tracker per monitorarle». Palù: «Il futuro è la medicina personalizzata e di precisione»

Alla Fiera di Padova la conclusione della seconda edizione del World Health Forum Veneto, sostenuto dalla Regione Veneto, da varie istituzioni della Città del Santo e con la media partnership del Gruppo Nem, che edita questo giornale, evento che quest’anno ha puntato sul concetto di “salute e medicina di precisione”.
L’incontro finale ha fatto il punto della situazione sulle terapie avanzate, la possibilità di una medicina sartoriale a “misura di paziente”, l’opportunità di avere farmaci personalizzati e le nuove prospettive in materia di vaccini mRna.
Le giornate sono state seguite dall’assessore alla sanità del Veneto Manuela Lanzarin che ha espresso grande soddisfazione: «Un bilancio più che positivo, che ha portato gli esperti qui a Padova, a confrontarsi con le sfide del futuro, con le necessità emergenti in ambito sanitario che ci parlano sempre di più di una medicina su misura, che eviti gli sprechi. Tecnologia e innovazione, terapie geniche sono per noi dei settori da portare avanti investendo capitali», spiega l’assessore che aggiunge: «Un focus importante è stato fatto anche sulla prevenzione, che resta fondamentale per garantire salute ed evitare patologie che poi impattano molto sul Servizio sanitario nazionale».
«Il futuro è la medicina personalizzata e i vantaggi che questa può offrire - spiega Giorgio Palù, docente emerito dell’ateneo e a capo del comitato scientifico del Forum - . L’impiego di nuove tecnologie, genoma, epigenoma, capire da una singola cellula che cosa stia succedendo in caso di tumore, infezione o malattia degenerativa, permetterà scelte terapeutiche mirate. Queste tecnologie - spiega Palù - saranno ovviamente affiancate dall’IA, gli algoritmi creeranno medicine strutturate sulla base del meccanismo che porta un soggetto ad ammalarsi».

Uno degli interventi più attesi è stato quello del professor Fazel A. Monik dell’Università degli Studi di Padova, la cui ricerca si occupa di microplastiche e nanoplastiche, un’emergenza planetaria: «Queste particelle sono ovunque, in quello che mangiamo e nell’aria che respiriamo, grazie ai finanziamenti dell’Ateneo patavino cerchiamo di capire dove questi elementi si accumulano, quali danni possono creare e che relazioni possono esserci nello sviluppare malattie degenerative come Parkinson e Alzheimer», spiega l’esperto che tra quattro anni porterà le sue conclusioni, dopo aver studiato e seguito tramite dei tracker- dispositivi che “agganciano” le particelle - gli effetti di questi elementi invisibili all’occhio umano.
«In particolar modo ci concentreremo sul cervello, da quello che abbiamo capito i frammenti superano le membrane protettive di questo organo e lì si depositano. Purtroppo una volta che vengono assorbite dal nostro corpo, le microplastiche e le nano vanno ovunque e si “agganciano” alle proteine e ai lipidi e quindi viaggiano all’interno dell’organismo. Sfortunatamente respiriamo queste particelle anche di notte mentre dormiamo, le assimiliamo mangiando e bevendo. Con studi simili inoltre, riusciremo a stabilire chi siano i soggetti che rischiano di più, in quali aree geografiche il fenomeno colpisce maggiormente e quali patologie siano correlate», spiega l’esperto.
La giornata conclusiva ha visto poi la consegna di alcune pergamene da parte degli esperti più “grandi” a giovani ricercatori. All’interno il “Decalogo del World Health Forum Veneto 2025” con tante parole chiave come: prevenzione, medicina di precisione, sviluppo di farmaci, la salute oltre la pandemia, malattie genetiche e tante altre. I giovani sono quindi chiamati a impegnarsi, portando avanti ricerche innovative seguendo le linee guida della bioetica.
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