Zio Paperone al Carnevale di Venezia, le maschere in tre puntate su Topolino

Dal prossimo 19 febbraio sarà in edicola con il settimanale la nuova storia Disney ambientata in laguna, all’epoca della Serenissima. La città ha ospitato spesso gli eroi Disney anche grazie a tanti autori veneziani

Giacomo Costa

Per oscurare i volti non sono state scelte delle “larve” da bauta, che d’altronde mal si sarebbero incastrate sui becchi disneyani. Sulle teste non ci sono tricorni, eppure le punte dei cappelli li richiamano con decisione.

I mantelli, quelli sì, potrebbero essere proprio tabarri. I sei paperi mascherati che saranno i protagonisti della storia carnevalizia di Topolino, insomma, si presentano ai lettori con costumi diversi da quelli tradizionali veneziani, ma poco importa: la veduta della Piazza dal bacino di San Marco, a filo d’acqua, toglie qualsiasi dubbio su quale sarà l’ambientazione della prossima saga, attesa all’esordio con il numero del 19 febbraio.

“Le maschere”, divisa in tre puntate, catapulterà zio Paperone, Paperino, Ciccio e tantissimi altri cittadini di Paperopoli nella laguna rinascimentale, di fatto accompagnando i fedelissimi del settimanale a fumetti per tutta la durata del Carnevale.

Alle chine, ma anche ai testi, il 37enne Andrea Malgeri, in arte “Lapis”: autore e disegnatore torinese, nell’anticipare la sua avventura veneziana non ha mancato di sottolineare quanto questa storia gli stia a cuore.

Pochissimi, per ora, gli indizi sulla vicenda che verrà messa in scena tra le pagine: le architetture marciane sono tratteggiate con precisione, le “comparse” che affollano le barche e le gondole in abiti d’epoca indicano con altrettanta chiarezza il periodo storico, ma per il resto rimane la curiosità di saperne di più; certo, la squadra di paperi mascherati che si staglia contro il cielo notturno in un trionfo di mantelli e sguardi torvi lascia indovinare una storia fatta di briganti e giustizieri, ma il messaggio tratteggiato sulla tavola di presentazione suggerisce un taglio diverso: «Che si sappia in ogni contrada, la piuma è più forte della spada».

Niente stocco e pugnale, quindi, ma penna e calamaio? O magari il gioco di parole si spinge più in là, e il riferimento è davvero al piumaggio degli eroi disneyani.

In attesa di poter correre in edicola, si può ingannare il tempo recuperando qualcuna delle tantissime altre trasferte veneziane apparse su Topolino: la laguna è da sempre uno dei palcoscenici preferiti dai fumettisti Disney, anche grazie alla notevole influenza di artisti come Giorgio Cavazzano e Luciano Gatto, giganti della matita che hanno spesso e volentieri portato i personaggi americani in visita nella loro città natale, tra ponti, vetrerie, calli e canali.

Il fascino di Venezia, comunque, non ha per forza bisogno di ambasciatori autoctoni: ecco che, allora, più di recente abbiamo potuto vedere la fidanzata di Topolino destreggiarsi tra i remi in “Minni gondoliera e la grande regata del doge”, storia scritta dal torinese Roberto Gagnor nel 2021; nel 2009 era stata la volta di “Topolino e la gondola antesignana” dello sceneggiatore Carlo Panaro, originario di La Spezia.

A onor del vero, però, in entrambe le occasioni i disegni erano stati affidati a due artisti lagunari, rispettivamente Valerio Held e Sergio Asteriti, che hanno quindi avuto gioco facile a riportare sulla tavola gli scorci cittadini ben conosciuti. Malgeri, invece, farà tutto da solo, dal “lontano” nordovest.

E, magari, anche per questo l’opera gli è eccezionalmente cara, visto che avrà richiesto una documentazione meticolosa per restituire la migliore Venezia possibile. Appuntamento in edicola, quindi.

O, forse, tra i “coppi” della laguna, assieme a Paperone.

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